Editoria: sarà presentato sabato 24 giugno il libro di Aurelio Bigi “Confraternite d’Abruzzo. Origini, storia e attualità”, edito da Verdone, nell’ambito del convegno sulle confraternite che si terrà al Supercinema di Chieti a partire dalle 16,30.
Il libro individua le prime esperienze confraternali abruzzesi e ne segue l’evoluzione, tenendo presente quanto avveniva a livello italiano ed europeo; si sofferma quindi sui due grandi eventi nazionali (la Devozione generale di Perugia del 1260 e i Movimento dei Bianchi del 1339) e sulle prime compagnie abruzzesi del XIII e XIV secolo di Penitenti, di Disciplinati, di Flagellanti, e quelle della Scopa, della Frusta, della Misericordia.
“In Abruzzo si passò da meno di venti aggregazioni laicali aperte tra il XIII e il XIV secolo, a circa quaranta presenti nel XV secolo per arrivare a mille confraternite attive a fine Seicento”, sostiene nel suo libro Aurelio Bigi. “Sodalizi ricchi, grazie ai lasciti, donazioni, questue e alle quote mensili pagate dai confratelli e agli iscritti ai Monti dei Morti. Neanche la più piccola parte di questa somma era utilizzata dai confratelli, ma era tutta impiegata per opere di carità e di assistenza, nonché per costruire chiese e cappelle, curare la manutenzione di questi edifici sacri e abbellirli con opere d’arte, commissionate a valenti artisti (altari, cori lignei, banchi, tele, sculture, opere di oreficeria, ecc.). Ricchezza che non poteva passare inosservata, ma che creò un eterno conflitto tra Stato e Chiesa sul chi doveva controllare e gestire questa potenza economica e sociale”.
L’opera letteraria attraversa i diversi momenti storici: il Concilio di Trento, la bolla Quaecumque del 1604 che acclarò la competenza della Chiesa sulle confraternite, e poi il Concordato del 1741 che passava la gestione delle congreghe allo Stato, la dominazione francese che nel 1811 le abolì tutte, tranne quelle del SS. Sacramento e quindi il Concordato del 1929, che di fatto restituì il loro controllo alla Chiesa. Attualmente si contano meno di duecento confraternite in tutto l’Abruzzo, con bilanci ridottissimi, ma con una grande voglia di reagire e che proprio per questo hanno scelto di unirsi nella Confederazione delle Confraternite delle Diocesi d’Italia.
Aurelio Bigi, nato a Chieti nel 1950 e laureatosi in Giurisprudenza nel 1974, è stato direttore responsabile di riviste a tiratura nazionale di carattere economico, nonché direttore e redattore capo di altre riviste di carattere culturale e sindacale. Ha scritto diversi libri, tra cui: Breve storia del sindacalismo italiano, 1991; Riti e tradizioni della Settimana Santa a Chieti, 1996; Guida alla Città di Chieti, 2009; La Banca d’Italia a Chieti dal 1893, 2009; San Camillo a Milano, 2010; Teate Nostra. 1994/2009: quindici anni al servizio di Chieti, 2010; 150 anni di storia e la Camera di Commercio di Chieti”, 2012; Storia dello scautismo a Chieti- 2013.
È stato ideatore e fondatore dell’associazione culturale “Teate Nostra”, della quale è stato presidente dal 1994 al 2001. In tale periodo ha ideato per la città di Chieti le seguenti manifestazioni: Presepe vivente, Infiorata del Corpus Domini, Carnevale Teatino, Il Palio del Camerlengo.
Dal 1996 al 2006 è stato commissario straordinario del Teatro Marrucino che, durante la sua gestione, ha ottenuto nel 2000 il riconoscimento di Teatro Lirico d’Abruzzo (dalla Regione Abruzzo) e nel 2003 di Teatro di Tradizione (dal Ministero dei Beni e Attività culturali). Ha inoltre ideato nel 2000 la Settimana Mozartiana che si svolge annualmente a Chieti e nel 2002 il premio al miglior sceneggiato televisivo dell’anno intitolato ad Anton Giulio Majano.