Per la Sovrintendenza sono “reperti di notevole interesse” trovati sotto i tralicci del nuovo elettrodotto Terna in Val di Sangro. Gli Italici fermeranno l’alta tensione?
Le speranze dei “No elettrodotto” che sia la Sovrintendenza a bloccare l’infrastruttura tanto osteggiata sono però scarse. E’ stata infatti Terna a sottolineare l’importanza della scoperta della necropoli, rinvenuta negli scavi del pilone 126 in località Rigatelle Bassa, dicendosi “pronta a supportare, nel cantiere ormai prossimo alla chiusura, le iniziative di valorizzazione” delle emergenze archeologiche. Nessuno stop dunque ai lavori. Gli archeologi da tempo convivono con gli operai nel sito, portando alla luce 12 tombe della necropoli italica del V-IV secolo Avanti Cristo, delle quali un paio in realtà già affiorate nell’ambito di lavori agricoli nell’area. Ed è proprio Terna a valersi di una equipe di archeologi a supporto dei suoi scavi. All’interno delle tombe sono stati trovati anche corredi funerari: il tutto verrà esaminato con maggiore accuratezza dall’Università di Camerino, convenzionata con la società.