Amareggiato dell’esito delle elezioni in Abruzzo, il governatore D’Alfonso: “Devo decidere con il Pd se dimettermi 0 restare in Regione. Ha vinto la protesta”.
C’è amarezza nelle prime dichiarazioni rilasciate a Rete8 dal governatore d’Abruzzo Luciano D’Alfonso, verso l’elezione al Senato ma con poche prospettive di portare “L’Abruzzo al Governo”, che rappresentava l’aspirazione della sua campagna elettorale.
“E’ evidente che ha vinto il voto di protesta. Si tratta di una sconfitta da analizzare con la necessaria lucidità”.
Cosa farà adesso? Andrà a Palazzo Madama o completerà il mandato in Regione?
“Così come la mia candidatura, anche il mio mandato parlamentare è nella disponibilità della comunità del Pd abruzzese e nazionale. Non deciderò da solo: ci confronteremo nelle prossime ore e ne parlerò anche con i vertici del Pd nazionale”, conclude D’Alfonso proprio mentre le agenzie battono la notizia del giallo sulle dimissioni di Matteo Renzi dalla guida del partito.
AGGIORNAMENTO ORE 20:
In un comunicato stampa diffuso poco prima delle ore 20 il presidente D’Alfonso ha affermato: “Come sono abituato a fare, onorerò il mandato popolare che ho ricevuto per rappresentare le esigenze dell’Abruzzo a Roma. Non appena la mia elezione sarà convalidata, si aprirà il procedimento previsto dalla norma per risolvere la questione dell’incompatibilità. Sono certo che il Centrosinistra saprà mettere in campo i candidati migliori e più in grado di meritare il vincente consenso degli Abruzzesi già nel prossimo futuro, e in questo senso l’esempio che ci viene proprio oggi da Zingaretti nel Lazio ci è di non poco incoraggiamento. Prendo atto di un voto che sancisce la sconfitta della proposta di governo del Partito Democratico. Le nostre ragioni sono apparse più deboli di quelle messe in campo dalle opposizioni di ieri. Certo sorprende la vastità del consenso a forze populiste e antieuropee e lascia non poche preoccupazioni lo scenario che si prepara per il Paese nell’incertezza dei numeri in Parlamento che al momento non lascia intravedere la possibilità di formare un Governo. Senza dubbio i vincitori di oggi, in particolare il Movimento 5 Stelle e la Lega di Salvini dovranno farsi carico di questo onere, dimostrando di saper realizzare quanto promesso nella loro efficacissima campagna elettorale”
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