Elezioni Abruzzo: nei collegi uninominali di Camera e Senato duello tra M5S, che ne conquista la maggioranza, e centrodestra, che regge a L’Aquila-Teramo. Nessun seggio per il centrosinistra.
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In Abruzzo il Movimento Cinque Stelle si conferma prima forza politica, attestandosi attorno al 40%. Il centrodestra fa segnare un buon risultato di Forza Italia e la crescita della Lega. Debacle del centrosinistra in linea con il deludente dato nazionale del Pd e degli alleati.
Nei due collegi uninominali del Senato in Abruzzo, successo del candidato del M5S Primo Di Nicola a Pescara- Chieti, attestato al 40,99%, mentre il centrodestra con Antonella Di Nino è al 34,24%. La candidata del centrosinistra Federica Chiavaroli non supera il 20%. Nel collegio de L’Aquila-Teramo vince invece il centrodestra con Gaetano Quagliariello, che va al 39,33%, distanziando la pentastellata Emanuela Papola, al 36,96%. Al terzo posto Massimo Cialente del centrosinistra poco sopra al 17%.
Questa la situazione nei cinque collegi uninominali della Camera dei Deputati, il cui scrutinio è iniziato più tardi, ma in cui sin dalle prime battute è apparso chiaro che non vi fosse alcuna possibilità per i candidati del centrosinistra. A L’Aquila vince il candidato del centrodestra Antonio Martino, che con il 42,46% distanzia Giorgio Fedele del M5S, che ottiene il 32,98%. Tutti gli altri collegi sono aggiudicati al M5S: a Teramo Antonio Zennaro è al 40,5%, mentre per il centrodestra Lucrezia Rasicci è giunta al 34,1%. A Pescara prevale Andrea Colletti (M5s), al 41,28% su Guerino Testa (centrodestra) con il 34,08%. A Chieti-Sulmona l’altro deputato uscente pentastellato Daniele Del Grosso, con il 41,1% prevale su Emilia De Matteo (centrodestra), che ottiene il 34,22%. Nel collegio Lanciano-Vasto Carmela Grippa del M5s è al 42,27%, in vantaggio su Enrico Di Giuseppantonio (Centrodestra), al 33,34%.
QUI GLI ELETTI CON IL PROPORZIONALE
AFFLUENZA. E’ andato a votare il 75% (75,26) degli abruzzesi aventi diritto, in lieve flessione rispetto alle elezioni precedenti (75,94) L’affluenza più alta è stata registrata a Teramo e provincia con il 75,71%, seguita da Pescara (75,56), Chieti (75,06) e quindi L’Aquila (74,74).
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La totale assenza del PD sul territorio regionale e la smisurata ambizione dell'ex suo governatore sono la chiave di lettura del fallimento del partito che ha subito un tracollo verticale in termini di voto e la sola affermazione del D'Alfonso cui interessava solo la sua elezione, anche a discapito del partito di appartenenza, e null'altro; il voto al movimento 5 stelle è un mero voto di protesta, (incisivo nel centro-sud ove la disoccupazione e la mancanza di iniziative imprenditoriali rappresentano un reale e grave problema) dato nella mancata conoscenza di un concreto programma di governo ed a candidati sconosciuti e, tra l'altro, non indicati dallo stesso movimento (vedasi Zennaro che nelle parlamentarie aveva ottenuto solo... due voti!!!); lo stesso dicasi del centro destra, ove Salvini docet! da ciò, una amara conclusione: il voto non è espressione di giudizio ponderato teso ad un cambiamento radicale e proficuo del Paese, ma solo uno strumento per esternare il proprio, mero disappunto di fronte ad una situazione oramai definitivamente fallimentare per i nostri giovani grazie a tanti, tanti, tanti faccendieri.