Prosegue la protesta della Polizia Penitenziaria nel carcere di Lanciano che si avvia verso la terza settimana: annunciata un’azione clamorosa.
Il cartello composto da SAPPE-OSAPP-UILPA P.P.-USPP-FNS CISL-FP CGIL proprio a causa dell’insostenibile carenza di lavoratori ha chiesto al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria la chiusura di 3 sezioni detentive o in alternativa l’invio di non meno di 20 agenti in servizio permanente presso al struttura lancianese: “Solo così sarebbe possibile continuare a garantire il servizio nel carcere e nel contempo i diritti dei lavoratori”.
Vista la mancanza di risposte dal 1° Marzo i sindacati hanno indetto anche una settimana di AUTO-CONSEGNA in istituto, auto-consegna che consisterà nella permanenza sul posto di lavoro da parte dei poliziotti per un’ora ogni fine turno.
“I lavoratori si erano detti pronti a rinchiudersi a oltranza in carcere, volontariamente, per protesta – prosegue il Segretario Gen. Regionale UILPA P.P. Di Giovanni Ruggero – protesta volutamente ridimensionata a causa dell’emergenza covid e dalla zona rossa vigente a Lanciano; Purtroppo nel carcere di Villa Stanazzo il personale sta pagando il prezzo di anni di vero e proprio negazionismo: infatti la vecchia direzione ha sempre osteggiato le organizzazioni sindacali arrivando a negare l’evidenza dei fatti, invero proprio grazie alla vecchia gestione oggi abbiamo un numero di nuovi posti di servizio così distante dalle reali possibilità gestionali da creare un disavanzo di ferie superiore ai 18000 giorni, su un totale di 134 agenti in servizio”.
Per questi motivi i sindacati maggiormente rappresentativi della categoria insieme ai lavoratori hanno indetto la protesta in corso, protesta che andrà avanti fino a che non verrà individuata una soluzione condivisa che armonizzi le esigenze dell’amministrazione nel rispetto dei diritti dei lavoratori.