Emergenza idrica nel Teramano: “L’acqua è potabile!”. Aperta l’inchiesta.

Emergenza idrica nel Teramano: “L’acqua è potabile!”. Lo rendono noto il governatore D’Alfonso e l’assessore regionale Paolucci. INFN si tira fuori. Aperta l’inchiesta. La Società Strada dei Parchi spa respinge ogni accusa d’inquinamento.

Aggiornamento delle 20.30: arriva la comunicazione della Prefettura di Teramo: “Nel pomeriggio odierno, l’ARTA Abruzzo ha comunicato che anche dalle ulteriori analisi svolte sui campioni d’acqua prelevati nel pomeriggio di ieri 9 maggio è risultato che “i campioni in esame sono conformi alla normativa vigente”.

“L’acqua è potabile e l’emergenza è finita”: a renderlo noto il presidente della regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, e l’assessore regionale alla sanità, Silvio Paolucci.

La conferma arriva anche da una nota della prefettura del capoluogo teramano, diramata alle 2:32 della notte scorsa, in cui si legge: “Nel corso della riunione in prefettura, presieduta dal presidente della Regione, Luciano D’Alfonso e dal prefetto di Teramo, l’Arta ha comunicato i risultati dei sei campioni d’acqua prelevati, riferendo che in base alle analisi effettuate i campioni in esame sono conformi alla normativa vigente. In ragione di tale comunicazione la Asl ha informato che si revoca la disposizione e l’acqua può essere destinata ad uso potabile. Continuerà il monitoraggio con esecuzione dei prelievi in rete ed alle opere di captazione”.

Di seguito l’avviso ai cittadini della Asl di Teramo, relativa alla revoca di non potabilità dell’acqua ad uso umano.

Si avverte la cittadinanza dei comuni di Alba Adriatica, Ancarano, Basciano, Bellante, Campli, Canzano, Castellalto, Castelli, Civitella del Tronto, Colledara, Colonnella, Controguerra, Corropoli, Giulianova, Isola del Gran Sasso, Martinsicuro, Montorio al Vomano, Morro d’Oro, Mosciano, Nereto, Notaresco, Penna S. Andrea (Val Vomano), Pineto, Roseto, Sant’Omero, Sant’Egidio, Teramo, Torano Nuovo, Torricella Sicura (capoluogo e Bivio S. Chiara), Tortoreto e Tossicia che SONO STATE REVOCATE LE LIMITAZIONI D’USO DELL’ACQUA IN RETE disposte nel pomeriggio di ieri, dal SIAN. Infatti, l’esito dei risultati analitici sui campioni d’acqua prelevati il 9.5.2017 e pervenuti oggi alle ore 1:56, risultano di conformità alla vigente normativa (D.Lgs. 31/2001 e s.m.i.), come da nota della Dott.ssa Marconi.

INFN e LABORATORI: “NOI NON C’ENTRIAMO. NON SCARICHIAMO PIU’ NEL RUZZO DAL 1° MAGGIO”

“Le acque provenienti dal punto di captazione interno del Gran Sasso sono messe a scarico dal 1° maggio u.s.”: lo comunicano i laboratori nazionali del Gran Sasso (Lngs) e l’istituto nazionale di fisica nucleare (Infn). “Da tale data – continua la nota – le acque provenienti dai Lngs non vengono immesse nella rete idrica dell’acquedotto del Ruzzo. Tale misura di messa a scarico è stata adottata in via precauzionale, d’intesa con la Ausl, in occasione dei lavori di parziale ripavimentazione in corso nei laboratori sotterranei. Inoltre, i Lngs rendono noto che, dai monitoraggi costantemente eseguiti in tutti questi giorni, le acque di scarico in uscita dai laboratori sono sempre risultate e tuttora risultano pulite e assolutamente conformi ai requisiti previsti per le acque potabili. Nessuna responsabilità – quindi da imputare a questi laboratori per la disposizione di sospensione dell’uso a fini potabili delle acque in uscita dal Traforo del Gran Sasso”. Resta da verificare se su quanto avvenuto possano aver inciso i lavori di manutenzione autostradale all’interno del tunnel, nei giorni del 3 e 4 maggio.

GIA’ APERTA L’INCHIESTA:

Intanto è già stata aperta un’inchiesta. Sarà un pool composto da tre magistrati e coordinato dal procuratore capo di Teramo, Antonio Guerriero, ad indagare sul nuovo presunto episodio di inquinamento. Il pool, composto dai pm Stefano Giovagnoni, Greta Aloisi e Davide Rosati, indagherà su due episodi, sia quello dell’8 maggio sia quello dello scorso agosto, riuniti in un unico fascicolo. Ieri la decisione di sospendere l’utilizzo dell’acqua ai fini potabili era stata assunta dopo che i primi rilievi dell’Arta avevano stabilito la non conformità di odore e sapore dei campioni prelevati l’8 maggio. Rilievi che avevano messo in moto gli ulteriori accertamenti, da parte dell’Arta dell’Aquila. Gli esiti degli accertamenti sui campioni prelevati l’8/5 dovrebbero arrivare nel corso della giornata, così come quelli dei campioni inviati dalla Asl all’Università di Padova. Il sostituto  Giovagnoni, già ieri sera presso la caserma dei Carabinieri di Teramo ha fatto un primo punto investigativo con carabinieri forestali e NOE, che molto probabilmente, proprio su delega della Procura, si occuperanno di acquisire atti e documenti.

LA SOCIETA’ STRADA DEI PARCHI SPA RESPINGE OGNI ACCUSA D’INQUINAMENTO

La Società Strada dei Parchi spa respinge ogni accusa di un’ eventuale responsabilità sull’emergenza inquinamento delle acque del Gran Sasso. La società Strada dei Parchi spa che, lo ricordiamo, gestisce le autostrade A24 (dove insiste il traforo del Gran Sasso) e A25. in una nota definisce ridicole e prive di ogni fondamento le accuse d’inquinamento delle acque del Gran Sasso.

“Da oltre dieci anni utilizziamo gli stessi materiali e le stesse modalità per riverniciare le strisce sull’ asfalto sotto il Gran Sasso. In oltre dieci anni non è mai emerso un problema, non solo perché i materiali sono quelli autorizzati dalle Asl, ma soprattutto perché le quantità di solventi contenute nelle vernici sono davvero infinitesimali”. “Se non bastasse ciò a rendere infondata la possibilità che la nostra attività di manutenzione possa aver creato un qualche problema alla falda e all’acquedotto, ci pensano i fatti a dimostrare l’infondatezza del sospetto: basta considerare – prosegue il comunicato – che sotto il manto stradale dove sono state fatte le strisce ci sono oltre 25 centimetri di catrame. Sotto ancora ci sono qualcosa come 30-70 centimetri di cemento armato che rendono ridicolo il solo pensare che ci possa essere un’ipotesi di filtraggio delle micro particelle di vernice con la falda. Pertanto, le false notizie che stanno circolando da alcune ore a questa parte sono frutto di un perverso gioco di scarico delle responsabilità e di errori di valutazione. False notizie imputabili forse a una superficiale conoscenza dello stato dei luoghi e delle attività svolte da Strada dei Parchi nei due tunnel”.

 

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