Emergenza sanitaria in Venezuela: anche a Pescara la raccolta dei farmaci con l’Ali, associazione latinoamericana in Italia.
Non è solo un’emergenza politica e sociale quella che il Venezuela sta vivendo, in attesa di conoscere la propria sorte all’indomani del voto del 30 luglio, quando si saprà se il presidente Maduro sarà riuscito nell’intento di cambiare la Costituzione. C’è una vera e propria emergenza sanitaria in corso, che spesso le cronache internazionali non riescono a raccontare: un paese affamato non solo di cibo, ma anche di medicine, con persone, grandi e piccini, che muoiono per le malattie più banali perché impossibilitate a curarsi.
Il progetto “Aiutaci ad aiutare” dell’Ali, associazione latinoamericana in Italia onlus, che sostiene il programma di aiuti umanitari per il Venezuela, si occupa proprio di raccogliere e spedire farmaci alla popolazione, affinché il più banale raffreddore non diventi una paradossale causa di morte. In Italia il progetto Ali per il Venezuela ha 28 sedi e oltre 150 volontari che in poco più di due anni hanno raccolto e spedito quasi 7 tonnellate di medicinali; 2500 kg soltanto nel 2017.
In Abruzzo, la regione col maggior numero di emigranti verso il Venezuela, le sedi operanti dell’Ali sono quattro: Pescara, L’Aquila, Teramo e Sulmona, appoggiate da associazioni locali come Almacriolla a Teramo e il circolo Chaikana a Roseto e dai numerosi volontari quotidianamente impegnati a raccogliere farmaci che una volta spediti, passando per Miami, raggiungono i centri di smistamento e gli ospedali venezuelani e infine la popolazione.
Referente dell’Ali per Pescara, Simonetta Di Genova ha lanciato il suo appello al nostro microfono, per sensibilizzare la popolazione.