Un corteo di 47 carri funebri ha protestato contro la nuova gestione dei cimiteri a Pianella. Il paese invaso dalle musiche a lutto per tutto il pomeriggio
Se lo scopo era quello di “fare notizia” ad ogni costo, si può dire che la manifestazione di ieri pomeriggio a Pianella ha colpito nel segno.
Se qualcuno di passaggio non ne avesse conosciuto il motivo, dovrà essersi assai impressionato. C’è chi avrà pensato persino ad una strage, nel veder sfilare in paese e nelle contrade ben 47 carri funebri (evocativo anche il numero, il morto che parla, ndr).
Non sono state scelte a caso nemmeno le musiche che hanno accompagnato il lugubre corteo: le più meste tra le marce funebri mai scritte, eseguite dalla banda cittadina del maestro Donato di Martile. Per ore, durante il pomeriggio, questa singolare processione ha sfilato nelle strade di Pianella e nelle contrade, con la partecipazione delle più importanti imprese funebri della regione, accorse nel centro vestino per partecipare alla singolare protesta del funerale senza bare.
Motivo della manifestazione? Ragioni non particolarmente “spirituali”: la contrarietà al project financing voluto dal Comune per la gestione dei tre cimiteri cittadini. Una scelta che -secondo gli impresari del lutto- fa volare i costi alle stelle per tutti i servizi legati al “caro estinto”: 200 euro per il solo sollevamento del feretro, e quella che è stata già ribattezzata la “tassa dell’aldilà”: 100 euro quando si entra (per sempre) oltre il cancello del cimitero. In compenso è previsto uno sconto del 4% per i residenti a Pianella, forse per scoraggiare una sorta di “emigrazione funebre”.
Insomma a scatenarsi è stata una protesta, visto il forte spiegamento di “energie” contrarie a questa delibera, che l’amministrazione comunale farebbe bene a tenere in conto, fosse solo per… motivi scaramantici.