Due distinti provvedimenti di sequestro per beni mobili ed immobili del valore complessivo di 363.000 euro da parte della Guardia di Finanza, nell’ambito delle indagini sull’evasione fiscale in Marsica
Il primo sequestro di 116.932 euro ha investito un imprenditore marsicano del settore della ristorazione e rappresenta l’epilogo di articolate indagini condotte in seguito all’avvio di una verifica fiscale: l’amministratore della società, pur avendo realizzato un volume d’affari pari a 466.554 euro ed un reddito di 208.486 euro si sarebbe sottratto, nell’anno 2013, agli obblighi dichiarativi ed al conseguente versamento delle imposte.
La seconda misura (sequestrati 246.829 euro) ha riguardato il legale rappresentante di una società operativa nel commercio all’ingrosso di autoveicoli ed è stata disposta dietro segnalazione della Agenzia delle Entrate alla Procura. In particolare – pur essendo stato maturato un reddito di 481.736 euro ed un volume d’affari di 538.075 euro non sarebbero stati assolti (nell’anno 2013) i previsti adempimenti tributari.
In entrambi i casi “considerati i gravi indizi di colpevolezza raccolti e l’esigenza di pervenire al recupero di quanto illegittimamente sottratto all’Erario, sono stati sottoposti a sequestro, fino alla concorrenza delle imposte evase, i beni mobili ed immobili riconducibili agli indagati”.