Per la falsa bomba a Bonanni la Corte d’Appello riduce le condanne ai due imputati, finiti sotto processo anche per altri reati oltre all’ordigno finto rinvenuto a Francavilla
A vedersi ridotte le pene in appello sono stati Davide Nunziato (34 anni) di Francavilla al Mare e Donato Colasante (26 anni) di Guardiagrele. Sensibile lo “sconto” rispetto al primo grado: per il primo la condanna è scesa a 3 anni e sei mesi ( da 4 anni e 8 mesi), per il secondo a 4 anni (a fronte degli iniziali 8 anni e sei mesi). La gravità degli episodi contestati ai due non è soltanto relativa al finto ordigno piazzato sotto l’abitazione di Francavilla dell’ex leader della Cisl Raffaele Bonanni, e alle minacce che avevano preceduto quella messa in scena. Per queste imputazioni, del resto, già in primo grado c’era stato un ridimensionamento delle accuse. La responsabilità di Nunziato e Colasante si è invece estesa ad altri fatti ancora più gravi, affiorati man mano che vennero approfondite le indagini: Colasante è stato ritenuto responsabile di estorsione e maltrattamenti in famiglia, e Nunziato per detenzione di armi e procurato allarme (la telefonata che avvisò della presunta bomba).