Coronavirus: Federalberghi Pescara, servono urgenti misure economiche

Coronavirus: per Federalberghi, servono misure economiche con garanzie immediate per dipendenti e albergatori abruzzesi.

“Gli organi preposti nazionali, regionali e locali devono da subito attivarsi con misure economiche immediate ed efficaci, mettendo al primo posto il turismo per la ripartenza economica, anche perchè proprio questo settore è quello più colpito a breve, medio e lungo termine”.

A sostenerlo è il presidente della Commissione consiliare Turismo di Montesilvano e vicepresidente della Federalberghi di Pescara, Adriano Tocco.

“Purtroppo – spiega – è molto difficile prevedere il futuro di un settore così importante e strategico per l’economia della nostra nazione e del nostro territorio. Le problematiche a breve termine sono quelle legate a garantire ai nostri dipendenti e collaboratori una forma di copertura retributiva: all’atto pratico la procedura è stata molto approssimativa e macchinosa e di difficile esecuzione, lasciando incertezze gravi su tempi e ammontare degli ammortizzatori sociali previsti. In Germania per esempio in dieci giorni i lavoratori hanno ricevuto 1.400 euro”. A medio termine “occorre garantire liquidità alle aziende turistiche per far fronte a tutti quei costi di esercizio che comunque gravano pesantemente sulle aziende con un fatturato pari a zero”.

“Non è che con il sospendere un pagamento che si risolve il problema, ma occorre pensare che il 2020 debba essere un anno bianco dove tasse e imposte non possono essere applicate in quanto le aziende non hanno prodotto economia; è fondamentale attivare meccanismi per scongiurare la reale possibilità che molte aziende turistiche siano costrette a chiudere definitivamente. Occorre ad ogni costo trovare strumenti per agevolare le aziende ad avere liquidità per fronteggiare le spese nell’immediato e sopratutto per finanziare la ripartenza quando questa sarà possibile. Il rischio concreto è che tra qualche mese avremo la macchina per ripartire, ma non avremo il carburante per farla muovere di un solo metro”.

Secondo Tocco a lungo termine va considerata “la famosa fase 2 di questa maledetta epidemia”. “Non è facile immaginare come possa rappresentare la fase 2 con distanziamento sociale per settori turistici del leasure e soprattutto la sua attuabilità. Ed è per questo che in questa fase è difficile prevedere scenari per la prossima stagione estiva. Attualmente a Montesilvano la totalità degli hotel sono chiusi: guardando ad un orizzonte temporale estivo occorre aspettare ancora, sperare che la fase due arrivi prima possibile sempre pero’ mettendo al primo posto la salute pubblica e la sicurezza dei nostri potenziali turisti”.

“Pensando alla prossima stagione estiva – sottolinea Tocco – le problematiche sono enormi qualora la fase due dovesse prevedere una qualche forma di possibile spostamento: la paura del contagio, la situazione economica drammatica della maggioranza delle famiglie italiane, la difficile attuazione da parte delle strutture ricettive delle misure di contenimento. Tutti da sempre parlano di turismo come settore trainante della nostra bella Italia però da sempre lasciata come cenerentola del tessuto economico: spero che concretamente in questa fase cosi’ drammatica lo Stato italiano metta al primo posto il turismo per la ripartenza economica della nazione più bella al mondo”.

 

 

 

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L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.