I fiumi e le acque sotterranee in Abruzzo per il Forum H2O rappresentano il fallimento della Regione.
I dati Arta, raccolti e analizzati dall’associazione, rivelano infatti lo stato inaccettabile della risorsa acqua con inquinanti di ogni tipo in fiumi e falde e centinaia di punti critici nelle quattro province. Per l’associazione è pertanto necessario fermare ulteriori progetti impattanti, moltiplicare gli investimenti e copiare ed attuare le buone pratiche di altri paesi.
Di tutto questo si parlerà domani mercoledì 17 maggio alle ore 11 a Pescara presso la libreria Primo Moroni in via dei Mille 29, nel corso della conferenza stampa indetta dai rappresentanti del Forum H2O che presenteranno il dossier “Acque in Abruzzo 2017: i dati e le ragioni del fallimento”.
“Il rapporto riassume e rielabora l’enorme mole di dati dell’ARTA raccolti negli ultimi anni per tutti i corsi d’acqua abruzzesi e per le acque sotterranee, uno dei più significativi monitoraggi a cui è stato sottoposto l’ambiente abruzzese”, si legge in una nota dell’associazione. “Il quadro che viene rappresentato è drammatico, con numerosissimi e diffusi casi di inquinamento delle acque sotterranee per nitrati, ione ammonio e solventi clorurati, dal tetracloroetilene al cloruro di vinile, dal cloroformio al esaclorobutadiene, nei corpi idrici sotterranei delle quattro province, con criticità sempre più diffuse nel 2015. Inoltre la stragrande maggioranza dei fiumi non rispetta gli obiettivi di qualità fissati dalla UE, con un significativo peggioramento rispetto al passato. Quella di domani sarà l’occasione per ribadire la necessità di abbandonare progetti e interventi che tuttora vengono autorizzati dalla Regione Abruzzo e di provvedere con risorse opportune e ben più rilevanti per risanare tutti i fiumi e le falde acquifere della Regione”.