Non si placa la… pioggia di polemiche nei confronti di D’Alfonso: per “il rispetto delle donne e l’autonomia individuale”, con questa motivazione è stato organizzato un flash mob, ieri pomeriggio, in piazza Muzii a Pescara, dal comitato “L’ombrello te lo tieni tu!”
La vicenda è nota, durante l’evento Fonderia Abruzzo che si è tenuta a Sulmona, a causa della pioggia, alcune ragazze hanno retto gli ombrelli per proteggere dall’acqua i relatori nel cortile dell’Abbazia celestiniana. Da qui un vespaio di polemiche, nonostante il fatto che alcune giovani, abbiano apertamente asserito di aver compiuto quel gesto di cortesia volontariamente e tra loro, anche la figlia dello stesso governatore D’Alfonso. Ma non è bastato. Giù una pioggia (è il caso di dire) di critiche nei confronti del governatore al quale più che l’ombrello, sarebbe servito il parafulmine per gli strali a lui diretti soprattutto da quella parte di donne che si sono sentite svilite e offese. Ironia e battute sul Web e l’ombrello con la faccia di D’Alfonso è diventato un cult.
“Nella città di Ovidio, Sulmona, – va giù duro il Comitato “L’ombrello te lo tieni tu!”, organizzatore del Flash mob – una manciata di giorni fa, succede l’inverosimile: il Governatore della Regione Abruzzo ed un manipolo di altri politici, tutti maschi, sorpresi dalla pioggia in un incontro pubblico all’aperto si fanno beatamente tenere l’ombrello da giovani hostess. Tutto avviene come se fosse la cosa più normale del mondo. Ma normale non è. Siamo nel 2017, nella vecchia Europa dei lumi e dei diritti, nell’Italia che ha dato il voto alle donne nel 1946 (71 anni or sono!) e appare normale a persone rappresentative della nostra regione e nazione a utilizzare ragazze come gazebo umani. In risposta a tale barbarie, le donne e gli uomini indignati per l’enorme mancanza di rispetto per la dignità della persona umana (donne guarda caso…) si sono riuniti gioiosamente in piazza del Mercato a Pescara, tenendo da soli il proprio ombrello. Abbiamo punteggiato via Cesare Battisti di ombrelli danzanti perché si è persa di nuovo la misura. A firma del Comitato di cittadini indignati, L’ombrello te lo tieni tu!”
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