Turbativa d’asta il reato ipotizzato a carico del presidente della Fondazione Carispaq Fanfani e di un impiegato per la ristrutturazione della sede dopo il terremoto
Le indagini del Nor dei Carabinieri coordinate dal Pm Simonetta Ciccarelli stanno raccogliendo elementi sulle presunte agevolazioni per due imprese nell’appalto per la ristrutturazione della sede della Fondazione Carispaq nei pressi della Fontana Luminosa a L’Aquila. Lo rivela il quotidiano Il Messaggero oggi in edicola, che parla di diversi indagati: il presidente Marco Fanfani, un impiegato della stessa Fondazione e quattro imprenditori di due ditte costituite in Associazione Temporanea. Gli investigatori ipotizzano delle collusioni nella procedura d’asta.
Fanfani, che ha dichiarato di non essere a conoscenza di azioni penali nei suoi confronti, allo stesso quotidiano ha aggiunto di essere pronto a chiarire, ricordando di aver già fornito alla Procura la documentazione delle ditte “Addirittura” -ha rivelato- “gli investigatori erano presenti al momento stesso dell’apertura delle buste. La ditta in questione arrivò penultima”.
IL COMUNICATO UFFICIALE DELLA FONDAZIONE CARISPAQ:
“In riferimento alle notizie oggi apparse sulla stampa su una presunta tentata turbativa nell’ambito delle attività per il recupero post sisma della propria sede, la Fondazione Carispaq, totalmente estranea ai fatti rappresentati e che la vedrebbe parte lesa, nell’auspicare un rapido e rigoroso chiarimento da parte dell’Autorità inquirente, assumerà ogni iniziativa necessaria alla tutela dell’interesse dell’ente”.