Ovviamente è comodo andare al mare leggeri come l’aria – un asciugamano, una crema solare e via. Ma se per spiaggia si sceglie quella libera, l’ombrellone tocca portarselo appresso, pena il sequestro della Guardia Costiera. A Francavilla sequestrati 40 ombrelloni abusivi.
Nonostante i sequestri ripetuti, sono ancora tanti quelli che non si rassegnano e provano ad ovviare a questo faticoso inconveniente facendosi furbi. Basta lasciare in loco ombrellone e sdraio e il gioco è fatto. La mattina dopo, a meno di sorprese, li ritrovano lì dove li avevano lasciati, pronti ad ospitare la famigliola sotto un’ombra tanto gratuita quanto abusiva. Così quella che dovrebbe essere una spiaggia libera diventa una spiaggia occupata dal primo che arriva. Come un astronauta sulla luna, si pianta la bandiera, ossia l’ombrellone, e ci si ritrova puntualmente in primissima fila, sulla battigia. Peccato che sia vietato, anche se i furbetti della spiaggia libera fingono di non saperlo. Qualcuno lo impara a proprie spese: in tutta Italia, Abruzzo compreso, ogni tanto partono i sequestri. E’ accaduto anche a Francavilla, dove però – come altrove – è intervenuta la Guardia Costiera e ha sequestrato bagatte e bagattelle, ben 40 ombrelloni. Il fatto è che lasciare piantato un ombrellone nella sabbia costituisce illecito penale, dato che si tratta di occupazione di demanio marittimo. Quindi ai proprietari degli ombrelloni lasciati giorno e notte sulla spiaggia non resta che rientrare nei ranghi, pena il sequestro dell’attrezzatura balneare e magari anche una bella multa. Ma vedere la faccia di chi si sveglia senza più un tetto ombroso sulla testa non ha prezzo.
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