Alessandro è arrivato ad Anversa degli Abruzzi, nella Riserva Naturale Regionale e Oasi WWF Gole del Sagittario. Il ragazzo del Trentino è stato protagonista di un incontro davvero speciale: quello con un Orso bruno apparso a pochi metri da lui durante una escursione in montagna.
Alessandro ha subito capito che cosa andava fatto, ce lo racconta un video che ha fatto il giro del mondo e che lo mostra, visibilmente emozionato, mentre indietreggia davanti al plantigrado e nel contempo dà indicazioni alla sua famiglia invitando tutti a non urlare per non innervosire l’animale.
“Avevo visto – così Alessandro racconta la sua avventura – un video e avevo capito come comportarsi in caso di avvistamento dell’orso. Quando mi sono accorto di avere l’animale dietro le spalle, mi sono emozionato tantissimo, avrei avuto voglia di abbracciarlo, ma sapevo che cosa bisognava fare e ho messo in pratica i consigli. È stato bellissimo”. Sul viaggio in Abruzzo aggiunge: “Non ero mai venuto in questa regione. Ringrazio moltissimo il WWF per l’opportunità che mi ha offerto”.
“Sappiamo che Alessandro è un ragazzo molto curioso e che ama conoscere quanto più possibile sull’Orso e sulla natura in generale” – dichiara Sefora Inzaghi, Direttrice dell’area protetta – “Durante la sua visita abbiamo pensato di accompagnarlo in un viaggio che racconti l’impegno che investiamo qui nella nostra Riserva per mettere in atto iniziative che favoriscono una pacifica convivenza: azioni di ricerca, come ad esempio fototrappolaggio e individuazione di segni di presenza, e di prevenzione, come le misure per ridurre l’impatto tra Orso e veicoli o i danni agli allevamenti e all’agricoltura”.
“Solitamente siamo abituati a scene di altro genere” – dichiara Filomena Ricci, Delegato del WWF Abruzzo – “nonostante tutte le raccomandazioni che da anni le Aree Protette e la nostra Associazione diffondono invitando le persone ad avere comportamenti corretti, accade ancora troppo spesso che si incontri un Orso e lo si insegua per realizzare foto o video da postare sui social, con il rischio di mettere in pericolo l’animale e noi stessi. Quel che ha fatto Alessandro rappresenta invece una importante e sincera testimonianza di pacifica convivenza tra esseri viventi. Un piccolo grande esempio di responsabilità. Abbiamo così pensato di inviargli una maglietta del WWF assieme al gioco dell’Orso, invitandolo anche a trascorrere un po’ di tempo qui nella nostra Oasi, per fargli conoscere attraverso le nostre attività, un altro Orso bruno, quello marsicano: un piccolo modo per dirgli grazie.”