Al Tribunale di Pescara, in concomitanza con lo sciopero, incontro pubblico dei giudici onorari con Legnini. Il vicepresidente del CSM: “Riforma luci e ombre. Giusto adeguare ai nuovi compiti il regime economico e previdenziale”.
Al culmine dello sciopero della magistratura onoraria, che sta ottenendo alte percentuali di adesioni, paralizzando gran parte dell’attività giudiziaria italiana, a Pescara il vicepresidente del CSM Giovanni Legnini ha partecipato ad un convegno promosso per approfondire in termini “problematici”, i decreti attuativi del ministro Orlando, aspramente contestati dalla magistratura onoraria. A margine dell’incontro nella Sala Alessandrini del Tribunale di Pescara, Legnini -sollecitato sul punto- si è espresso in questi termini:
“Siamo di fronte a una transizione gravida di opportunità ma anche di rischi. Quello della magistratura onoraria è un ruolo sempre più rilevante nella amministrazione della Giustizia in Italia. Questo progetto di riforma? presenta luci e ombre: il ruolo delle istituzioni, a vario titolo, è quello di individuare le soluzioni per migliorare questo testo, per fare in modo che il ruolo della magistratura ordinaria contribuisca sempre più efficacemente a migliorare le performances dell’organizzazione giudiziaria del Paese.
Nel concreto, cosa andrebbe rivisto?
“Si va verso un aumento rilevante per l’attività dei giudici onorari, cui però non corrispondono al momento un adeguato trattamento economico, elementi di sicurezza, stabilità, e anche di copertura previdenziale. E’ questo uno dei fronti su cui va auspicato un passo in avanti”.
IL SERVIZIO DEL TG8: