Al via oggi a Roma gli accertamenti dei Carabinieri dei Ris per chiarire le circostanze della morte di Giulia Di Sabatino di Tortoreto, la ragazza dilaniata sulla A14 sotto un cavalcavia.
L’apertura del fascicolo della Pm di Teramo Irene Scordamaglia, con l’ipotesi di reato di istigazione al suicidio, ha consentito alla famiglia di nominare un legale, l’avvocato Antonio Di Gaspare, presente oggi nei laboratori dei Reparti investigativi speciali dei Carabinieri a Roma per l’avvio degli esami scientifici su alcuni reperti legati al caso, ancora in gran parte avvolto dal mistero.
Giulia di Sabatino precipitò dal cavalcavia tra Giulianova e Mosciano Sant’Angelo la notte del suo compleanno, ed il corpo venne ritrovato dilaniato sulla carreggiata della sottostante autostrada A14. Al momento risulta indagato il conducente della vettura che la portò sul posto, ma la ultime ore di vita di Giulia non sono state ancora ricostruite in modo chiaro: anche gli appelli lanciati dai genitori nella trasmissione “Chi l’ha visto” sono caduti a vuoto.
LE MESSE NERE
Nella trasmissione è stata evocata anche la pista delle messe nere, attraverso la segnalazione telefonica di una ex insegnante di Giulia che ha parlato di un messaggio letto da alcuni amici in occasione dei funerali, che recitava: “grazie per esserti donata”. Messaggio apparso anche su un forum web. Per l’insegnante occorre indagare su una villa abbandonata che era di un ballerino russo, dove alcune voci riferivano di riti satanici. Proprio nei pressi di quella casa una telecamera riprese le ultime immagini di Giulia ancora in vita.
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