Si accende a Giulianova la polemica per la decisione da parte Ferrovie dello Stato di tagliare le fermate di treni veloci, penalizzando un importante punto di snodo per tutta la provincia di Teramo
A denunciare questa situazione il presidente di Assoturismo – Confesercenti Teramo Gianluca Grimi, che lancia un appello anche alla politica per la risoluzione del problema, che rappresenta un ulteriore danno all’indotto turistico e non solo:
“Come è pensabile escludere un intero territorio turistico dal traffico ferroviario veloce? E per quale motivo il più grande bacino turistico del medio adriatico su base provinciale dopo Rimini e ben oltre l’ascolano con 3,5 milioni di presenze deve essere depauperato ad una dependance di San Benedetto, Scalo nel quale sfrecciano e fermano numerosi treni Frecciargento e Frecciabianca? Il tema va subito affrontato non solo a livello giuliese, ma a livello regionale”.
IL SERVIZIO DEL TG8: