A Giulianova un operaio ferito sul lavoro ottiene dopo 20 anni, la condanna dell’ex vicepresidente del Pescara Antonio Oliveri a risarcire 218mila euro e ora chiede il pignoramento delle quote dell’Hotel “Don Juan”.
Vent’anni dopo l’infortunio che lo ha reso invalido, il lavoratore ha visto pronunciare a suo favore la sentenza d’appello. Ma non essendo stata questa ottemperata dalla controparte, l’operaio si è rivolto al giudice dell’esecuzione con una istanza di pignoramento delle quote del noto albergo di Giulianova, di proprietà di Antonio Oliveri, già vicepresidente del Pescara. Non vede quindi ancora l’epilogo una vicenda giudiziaria i cui tempi danno l’idea dello stato della giustizia civile in Italia. L’infortunio avvenne nel 1995 quando la vittima (allora aveva 35 anni) cadde dall’altezza di sei metri mentre lavorava al tetto in eternit di un capannone in Toscana. L’operaio, di Giulianova, era dipendente di una società presieduta da Oliveri con sede legale proprio nella città abruzzese. Molto gravi le lesioni riportate nel trauma, tanto che gli è stata riconosciuta una invalidità del 67%. Varie le tappe giudiziarie del caso, sia al tribunale di Lucca che presso quello di Teramo. Dopo 20 anni di cause la sentenza a suo favore: ma l’uomo non ha visto ancora un euro.