Gpl al porto di Ortona, il MISE chiede chiarezza al Comune

L’atteggiamento equivoco del Comune, sul deposito Gpl al porto di Ortona produce una richiesta di chiarimenti da parte del Ministero: “Da che parte state?”

Prima il parere favorevole deliberato in Giunta, poi il dietrofront nel giugno scorso sulla scorta del dissenso e delle osservazioni esposte in una assemblea pubblica. Al MISE deve essere apparso schizofrenico o quantomeno incomprensibile l’atteggiamento del Comune di Ortona a proposito del progetto Seastock per il deposito Gpl nell’area portuale. E siccome tra le amministrazioni pubbliche quella che conta è la carta, e non i venti temporanei del consenso, a Palazzo di città è stata recapitata in questi giorni una richiesta di chiarimento dal Ministero dello Sviluppo Economico. Un atto dovuto, in quanto il Comune non ha risposto a una precedente richiesta in tal senso della Capitaneria di Porto.

Sul piano politico sono stati cinque consiglieri comunali (Musa, Castiglione, Marino, Polidori e Ricci) a chiedere al sindaco e al Comune di venire allo scoperto e una volta tanto confrontarsi per cercare una soluzione condivisa. Con la quale rispondere in modo chiaro all’invito del ministero.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.