L’atteggiamento equivoco del Comune, sul deposito Gpl al porto di Ortona produce una richiesta di chiarimenti da parte del Ministero: “Da che parte state?”
Prima il parere favorevole deliberato in Giunta, poi il dietrofront nel giugno scorso sulla scorta del dissenso e delle osservazioni esposte in una assemblea pubblica. Al MISE deve essere apparso schizofrenico o quantomeno incomprensibile l’atteggiamento del Comune di Ortona a proposito del progetto Seastock per il deposito Gpl nell’area portuale. E siccome tra le amministrazioni pubbliche quella che conta è la carta, e non i venti temporanei del consenso, a Palazzo di città è stata recapitata in questi giorni una richiesta di chiarimento dal Ministero dello Sviluppo Economico. Un atto dovuto, in quanto il Comune non ha risposto a una precedente richiesta in tal senso della Capitaneria di Porto.
Sul piano politico sono stati cinque consiglieri comunali (Musa, Castiglione, Marino, Polidori e Ricci) a chiedere al sindaco e al Comune di venire allo scoperto e una volta tanto confrontarsi per cercare una soluzione condivisa. Con la quale rispondere in modo chiaro all’invito del ministero.