Halliburton Ortona, nuovo vertice sui 30 licenziamenti

In Confindustria l’incontro tra i sindacati e i dirigenti della Halliburton Ortona, che ha annunciato 30 esuberi. Si chiede di considerare l’ipotesi CIG.

Si è concluso con un nulla di fatto l’incontro di oggi, 6 settembre, nella sede di Confindustria Chieti-Pescara per tentare una mediazione nella difficile vertenza della multinazionale petrolifera Halliburton a Ortona, che nelle scorse settimane ha annunciato la mobilità per 30 lavoratori. Sindacati e direzione aziendale si sono confrontati per delineare il futuro sul territorio ortonese dell’azienda petrolifera, entrata in crisi non soltanto per il momento congiunturale del mercato del greggio, ma anche per aver dovuto versare 3,5 miliardi di dollari di penale legata al mancato acquisto della Baker Huges. Sta di fatto che del ridimensionamento della multinazionale rischia di essere Ortona a fare le spese, con un pesante ridimensionamento sul piano occupazionale. La Filctem Cgil, rappresentata al tavolo dal segretario regionale Carlo Petaccia, ha avanzato la richiesta di cassa integrazione straordinaria. I rappresentanti della Halliburton hanno bocciato la richiesta e, pertanto, in base alle legge regionale 223 del 1991 sui licenziamenti collettivi, dall’avvio della procedura dell’azienda, trascorsi ormai i 45 giorni per la mediazione sindacale, rimangono a disposizione 30 giorni di tempo per proseguire la discussione davanti alle Istituzioni. Il prossimo passo sarà quello di fissare un incontro in Regione, presso l’Assessorato al Lavoro. Il segretario Petaccia, al Tg8 , ha espresso preoccupazione sul futuro dei lavoratori visto che l’azienda ha già licenziato negli ultimi  anni 85 dipendenti.

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L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.