Si aggrava la preoccupazione per il futuro della Honeywell di Atessa. Dopo l’incontro al Mise i lavoratori scelgono la mobilitazione. Da Lunedì sciopero con picchetti davanti allo stabilimento.
La direzione dell’azienda che realizza turbocompressori per auto di media e alta cilindrata, e che impiega 420 lavoratori, nell’incontro al Mise non ha presentato il piano economico e di rilancio dello stabilimento, ed i sindacati colgono questo segnale come un fatto assai preoccupante. A fianco dei lavoratori e dei sindacati è scattata la solidarietà delle istituzioni territoriali e regionali. Si sono mobilitati i sindaci di Atessa e Paglieta, l’assessore regionale Giovanni Lolli e il presidente della Provincia di Chieti e sindaco di Lanciano Mario Pupillo, i quali puntano a convincere la proprietà della multinazionale ad approfittare delle opportunità offerte dall’istituzione della Zes (zone economiche speciali) per rilanciare il sito. Per chiamare l’azienda allo scoperto, intanto, è stato proclamato lo sciopero a oltranza dei lavoratori (che già sono in regime di contratto di solidarietà). Si punta a sollecitare un nuovo incontro nel quale i piani reali della Honeywell escano davvero allo scoperto.