L’associazione CrossRoads, organizza a Ortona la presentazione del libro I pellerossa che liberarono l’Italia di Matteo Incerti edito da Corsiero editore con collegamenti dalle tribù del Canada con figli dei veterani che parteciparono alla battaglia tra cui la sorella ultraottantenne di uno dei caduti sepolti sul Fiume Moro.
I ‘pellerossa’ durante la battaglia di Ortona. Una storia di guerra, pace, diritti civili e ambientali dal 1943 ai gorni nostri. Discriminati e confinati nelle riserve, migliaia di nativi nord americani si arruolarono come volontari nell’esercito canadese per combattere il nazifascismo in Europa e in Italia. Recensito in anteprima sul «Corriere della Sera» da Gian Antonio Stella e giunto alla prima ristampa in meno di un mese dall’uscita, è pubblicato da Corsiero Editore “I pellerossa che liberarono l’ Italia” realizzato dal giornalista e scrittore Matteo Incerti. Il libro verrà presentato sabato 11 luglio alle ore 21 presso la residenza “Torre Della Loggia” di Ortona grazie ad un evento organizzato dell’Associazione Crossroads. Si cercherà di ricostruire e narrare le vicende di centinaia di soldati indigeni che combatterono in Italia e nella cittadina adriatica. L’attraversamento del Fiume Moro, gli scontri nella città di Ortona e l’attacco nella valle dell’Arielli videro cadere migliaia di giovani soldati tra cui dodici nativi americani che riposano presso il cimitero Moro River. Furono centinaia i pellerossa che si batterono per i diritti delle oppresse nazioni europee soggiogate dal nero stivale nazista, libertà delle quali loro stessi non potevano godere. Avvincente è il racconto di due fratelli mezzosangue che parteciparono al D-Day ed alla battaglia di Normandia (Jack e James Rossetti) figli di un cercatore d’oro palermitano e di un’ indigena appartenente alla tribù dei Nak’azdli nella British Columbia. Eroi dimenticati per settantacinque lunghi anni e oltre cinquanta anime poste sull’altare della democrazia che trovarono dimora nel suolo italiano da Agira (Catania), Ortona (Chieti), Cassino (Frosinone), Roma, Nettuno, sino a Gradara (Pesaro), Ancona, Coriano (Rimini), Cesena, Ravenna, Villanova di Bagnocavallo (Ravenna). Dal secondo conflitto mondiale iniziò la strenuante lotta dei nativi canadesi per ottenere il diritto di voto nel 1962 alle elezioni federali, sino a porre fine all’esperienza traumatica e razzista delle “scuole residenziali” confessionali dove migliaia di piccoli indigeni furono forzatamente convertiti e sottoposti a violenze di ogni genere compresa quella sessuale (celebre fu il caso del giovanissimo Ojibwa Wilmer Nadjiwon). Si dovettero attendere le scuse dei Papi Benedetto XVI e Francesco che riconobbero le colpe della Chiesa Cattolica per gli abusi perpetrati in questi istituti. Molti episodi sono narrati dettagliatamente nel libro, come le vicende di Henry Beaudry, il quale nel luglio 1944 venne ricevuto in udienza da Papa Pio XII. Interverranno: Il presidente dell’Ass. Crossroads (Angela Arnone), il giornalista e scrittore autore del libro (Matteo Incerti) e il vice comandante della base Nato di Napoli (Omer Lavoie). Moderatore sarà Eduardo Grumelli.
Il servizio del Tg8