Come nelle previsioni, stamani il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi ha rassegnato le dimissioni. Ora la palla passa alla sua ex maggioranza per evitare entro i prossimi 20 giorni le elezioni anticipate.
In tarda mattinata, preso atto dell’ennesimo nulla di fatto nei rapporti interni alla maggioranza di centrodestra, il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi ha reso note le sue dimissioni, con una nota diffusa alla stampa che riportiamo integralmente
Dopo una lunga e sofferta riflessione, in considerazione della situazione politica che si è venuta a creare all’interno dalla coalizione di centro destra al Comune di Teramo, questa mattina ho rassegnato a Sua Eccellenza il Prefetto di Teramo e al Presidente del Consiglio Comunale le mie dimissioni da Sindaco.
La dedizione e l’amore verso la mia Città ritengo di averla dimostrata in 17 anni di amministrazione.
La costanza, la coerenza, l’onestà e il grande lavoro hanno caratterizzato il mio essere Consigliere Comunale, Assessore ed infine Sindaco.
Ringrazio prima di tutto la mia famiglia, i miei concittadini, la coalizione che mi ha sostenuto, il movimento di Forza Italia ed in particolare il Presidente Silvio Berlusconi i cui valori hanno ispirato la mia azione politica.
Non ultimo ringrazio l’intero Consiglio Comunale e tutte quelle persone che hanno lavorato al mio fianco in tutti questi anni.
Lascio con profondo dispiacere e rammarico in un momento in cui la Città avrebbe bisogno di una guida per portare avanti le difficili sfide del post sisma, ma consapevole di aver dato tutto me stesso per la mia amata Teramo.
Adesso scattano i 20 giorni di legge entro i quali il sindaco può revocare le dimissioni: un ultimatum alla maggioranza per ritrovare compattezza, altrimenti la città sarà commissariata e si tornerà alle urne nel prossimo autunno. Impossibile per i tempi tecnici sfruttare infatti la tornata di giugno.