Impianti sci Ovindoli, indagato anche assessore Di Matteo

C’è anche l’assessore regionale Donato Di Matteo tra gli indagati dell’inchiesta della Procura di Avezzano sugli impianti da sci a Ovindoli, Cappadocia e Pescasseroli. Ipotizzate la corruzione e la turbativa d’asta

Di Matteo ha ricevuto un avviso di proroga delle indagini (un atto dovuto a tutela dello stesso indagato) relativamente all’inchiesta su presunta corruzione e turbativa d’asta, in relazione agli appalti pubblici riguardanti la realizzazione e il rifacimento di impianti sciistici nella Marsica. L’inchiesta del sostituto procuratore di Avezzano Maurizio Maria Cerrato, svolta dalla Squadra Mobile de L’Aquila, riguarda vicende del maggio scorso. In quel periodo alcuni amministratori a loro volta indagati, tra cui l’ex sindaco di Ovindoli Pino Angelosante, l’ex vicesindaco Marco Iacutone, l’attuale sindaca di Pescasseroli Anna Nanni, la dimissionaria sindaca di Cappadocia Lucilla Lilli e l’attuale primo cittadino di Cerchio Gianfranco Tedeschi, avrebbero tentato di orientare lo svolgimento di gare per la ristrutturazione e il rifacimento degli impianti sciistici di Pescasseroli, Cappadocia e Ovindoli. E intanto si è appreso che c’è un secondo indagato eccellente della maggioranza di centrosinistra che governa la regione Abruzzo nell’inchiesta sugli appalti per il rifacimento degli impianti sciistici di Pescasseroli, Cappadocia ed Ovindoli : si tratta del consigliere regionale di Regione Facile Lorenzo Berardinetti, presidente della commissione agricoltura e sindaco del comune marsicano di Sante Marie. Come nel caso dell’assessore regionale e consigliere regionale del Pd, Donato Di Matteo, Berardinetti – a quanto si è appreso da fonti investigative – è sotto inchiesta per le ipotesi di reato di corruzione e turbativa d’asta. Anche per Berardinetti l’avviso di garanzia è stato notificato – si apprende – in seguito alla richiesta, ottenuta, di proroga delle indagini, da parte del pm titolare dell’inchiesta, Maurizo Maria Cerrato. Secondo quanto si è appreso, Berardinetti è finito sotto inchiesta nella sua veste di consigliere regionale e presidente di Commissione. Le indagini svolte dalla squadra mobile dell’Aquila diretta da Gennaro Capasso, hanno coinvolto sindaci ed ex sindaci marsicani e imprenditori legati alle tre stazioni invernali.

PRECISAZIONE DEL LEGALE DI DI MATTEO

L’avvocato Sergio Della Rocca precisa che l’assessore Donato Di Matteo dichiara di non aver ricevuto alcun avviso di garanzia contenente la descrizione dei fatti contestati. Peraltro la richiesta di proroga delle indagini costituisce un atto formale del procedimento e non presuppone l’esercizio dell’azione penale. Dichiara la propria estraneità ai fatti riportati dalla stampa e confida in un pronto chiarimento sulla sua posizione da parte della Magistratura.

DICHIARAZIONE DI MARCO RAPINO SEGRETARIO REGIONALE PD

“Il Pd Abruzzo come sua tradizione ha fiducia nella azione della magistratura inquirente, nel contempo confida che l’accertamento della verità dei fatti e con essa le eventuali responsabilità siano svolte in tempi brevi. Quando si amministra il bene pubblico può rivelarsi utile una ulteriore indagine di verifica su gli atti presi in esame e varati dalle istituzioni amministrative. Una visione, quella del Pd, da sempre limpida e garantista, che contribuisce al giusto equilibrio tra le istituzioni, in alcuni casi, inoltre, aiuta l’amministratore pubblico ad avere un maggiore scrupolo nelle sue decisioni. Attendiamo quindi con fiducia e serenità le puntuali verifiche e decisioni degli inquirenti.”

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.