Sale a 15 il numero degli indagati nell’ambito dell’inchiesta sull’ufficio territoriale per la ricostruzione di Bussi. Sequestrati tre immobili.
Dopo il blitz dello scorso 14 ottobre che portò a 7 arresti, si registrano nuovi sviluppi nell’inchiesta della Procura di Pescara sull’Ufficio Territoriale per la ricostruzione dal sisma 2009 di Bussi sul Tirino. Si allunga la lista degli indagati, con altri tecnici e professionisti accusati a vario titolo di falso e di corruzione. Gli investigatori dei Carabinieri Forestali in queste settimana hanno esteso il setaccio su incarichi e appalti, soprattutto avvalendosi degli esiti dei primi interrogatori dei primi indagati. In particolare sono risultate utili all’inchiesta le dichiarazioni di una delle figure centrali della vicenda, l’imprenditore Stefano Roscini. 49 anni di Assisi, che ha “vuotato il sacco”. Effettuati sequestri anche a proprietà dell’architetto Emilio Di Carlo, un altro dei principali indagati, due case ed un garage, per circa 300mila euro.