Coinvolto nell’indagine sugli sversamenti a Fosso Vallelunga di Pescara il sindaco Marco Alessandrini si dice pronto a fornire tutti gli elementi necessari alla magistratura.
“Si potrebbe pensare anche al contrappasso di dantesca memoria visto che tanto io amo il mare quanto esso è fonte di preoccupazioni che poi in realtà non ci sono perché se è evidente il mio disappunto per una cosa del genere è altrettanto chiara la mia volontà di chiarire il prima possibile questa storia che per quanto mi riguarda non esiste, ma tutto questo verrà accertato nelle competenti sedi”. Lo ha detto questa mattina il sindaco di Pescara Marco Alessandrini, indagato dalla Procura di Pescara per sversamenti d’acqua a fosso Vallelunga.
“Ovviamente ho naturalmente chiesto al mio avvocato di favorire il più presto possibile i miei chiarimenti e spiegare quello che è accaduto rispetto ad un rivo che è Fosso Vallelunga oggetto di pluri interventi da parte del Comune, del soggetto gestore del servizio idrico integrato che è l’Aca, di concerto con il sistema pubblico e i riflessi di questo sono visibili coram popolo nel senso che se l’anno scorso quel tratto di spiaggia era soggetto ad acque scarse e a divieto temporaneo di balneazione, questo divieto l’anno in corso è stato tolto. Spiegheremo questo con una dettagliata relazione quelli che abbiamo fatto dal nostro insediamento del 2014 ad oggi,e mi auguro che tutto questo non venga utilizzato – ha concluso Alessandrini – per letture distorte che abbiamo visto tante volte tese a fare allarmi che non sussistono, a screditare un comparto, quello del turismo che fa passi in avanti e non vuole fare i conti con il partito della paura che non aiuta a risolvere le questioni”.
Il servizio del Tg8