Caos totale da parte di Intecs L’Aquila nella comunicazione del recesso ai lavoratori . Lo denuncia la Fiom Cgil, dopo quanto avvenuto stamani.
“Anche nella fase di chiusura del sito dell’Aquila e licenziamento di tutti i 65 ricercatori la INTECS è riuscita a dare il peggio di sé”, secondo il sindacato. Stamani infatti i lavoratori, “non avendo ricevuto la lettera di licenziamento, si sono doverosamente recati sul posto di lavoro dove però hanno trovato sbarrata e accuratamente chiusa con un lucchetto la porta di ingresso all’azienda. Di fronte alla serrata la FIOM ha chiamato le forze dell’ordine e contattato telefonicamente in loro presenza la responsabile aziendale dell’ufficio del personale la quale si è limitata a dire che prendeva atto della circostanza, ma che confermava l’intenzionale chiusura dell’azienda. Le forze dell’ordine hanno quindi potuto constatare la reale situazione”.
“Vittime di un licenziamento ingiusto, perpetrato in concomitanza delle festività natalizie, per giunta mal comunicato tanto da poter mettere in difficoltà le pratiche di accesso alla NASPI, i lavoratori metteranno in campo tutte le azioni a tutela dei loro diritti. E la FIOM” si conclude la nota “sarà sempre al loro fianco”.