Dopo Coldiretti, anche la CIA, la confederazione italiana agricoltori scende in campo contro i danni causati dai cinghiali e lo fa con una manifestazione dinanzi all’Emiciclo mentre all’interno c’era il consiglio regionale.
Una manifestazione pacifica ma che racchiude la rabbia di un settore anch’esso esasperato con danni aumentati a causa della pandemia.
Una situazione non più gestibile secondo i presenti con danni alle colture e risarcimenti assenti.
Tanti gli agricoltori che hanno raccontato le loro esperienze dirette portando cartelli e istanze alla Regione Abruzzo.
Secondo Mauro Di Zio, presidente Cia Abruzzo ma anche vice presidente nazionale, “serve una revisione della legge nazionale e in tal senso la loro associazione ha già presentato una proposta ma la Regione, dal suo canto, secondo gli agricoltori deve fare qualcosa per sostenerli nel concreto”.
Ad ascoltarli il Presidente della commissione agricoltura della Regione Abruzzo Emiliano Di Matteo, ma erano presenti anche diversi consiglieri regionali tra cui Silvio Paolucci, Dino Pepe e Marianna Scoccia. L’auspicio è che dal Consiglio esca qualche strumento utile, hanno ribadito.
La presenza della fauna selvatica non permette più al settore di andare avanti e la problematica non riguarda solo le aree interne ma anche a valle con invasioni continue sui campi.
C’è la necessità di mettere in campo tutti gli strumenti normativi adeguati e si chiede di mettere in condizione anche la polizia provinciale di operare. Per la Cia vanno pianificate strategie e obiettivi. Il settore dell’agricoltura produce prodotti di qualità ma è anche una sentinella di controllo del territorio.
Di Matteo, al posto dell’assessore Imprudente colpito da un lutto, ha ribadito che “la Regione è attenta al loro problema nell’ottica di non far scontrare gli attori coinvolti ma portarli ad un incontro – dialogo che possa mettere d’accordo tutte le anime. C’è una legge nazionale che va riformata anche per noi ed è un limite” per Di Matteo, “ma noi dobbiamo fare il nostro, ha detto, e lo stiamo facendo con l’assessore che sta lavorando a varie soluzioni perché il problema è serio”.
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