Il senatore del Pd Luciano D’Alfonso illustra l’interrogazione a tre ministri sulla mancata autorizzazione del Jova Beach Party a Vasto.
Oggi la conferenza stampa in Comune a Vasto per illustrare nei dettagli il documento di sindacato ispettivo. Questo intanto il testo integrale depositato a Palazzo Madama nella giornata di ieri, 13 agosto.
IL TESTO DELL’INTERROGAZIONE
Ai Ministri dell’interno, delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo e dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. –
Premesso che, in data 30 novembre 2018, il Comune di Vasto (Chieti) ha dato il proprio assenso iniziale istruttorio allo svolgimento del concerto dell’artista Jovanotti nell’ambito del “Jova beach party”, presso la marina di Vasto, calendarizzato per il 17 agosto 2019;considerato che, per quanto risulta all’interrogante:
ai sensi dell’art. 80 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto n. 776 del 1931, e successive modificazioni, “l’autorità di pubblica sicurezza non può concedere la licenza per l’apertura di un teatro o di un luogo di pubblico spettacolo, prima di aver fatto verificare da una commissione tecnica la solidità e la sicurezza dell’edificio e l’esistenza di uscite pienamente adatte a sgombrarlo prontamente nel caso di incendio”;
in ottemperanza alle circolari del Ministero dell’interno del 7 giugno e del 17 giugno 2019, in cui si dispone tra l’altro che: “le prescrizioni impartite dalla Commissione potranno essere integrate da ulteriori cautele assunte dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato qualora emergano profili di security o safety di tale delicatezza da richiedere un esame congiunto”, il prefetto di Chieti ha convocato un’apposita riunione tecnica di coordinamento in data 17 giugno e successivamente, riunioni del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in data 27 giugno e 16 luglio;
nella riunione del comitato del 16 luglio il questore di Chieti, il comandante provinciale dei Carabinieri, il comandante provinciale della Guardia di finanza, il comandante provinciale dei Vigili del fuoco, il comandante della sezione di Polizia stradale, il dirigente del COA, il dirigente dell’ANAS ed il rappresentante della società Autostrade, in ragione delle criticità emerse, hanno a maggioranza espresso per quanto di propria competenza parere negativo rispetto allo svolgimento dell’evento;
in seguito ai pareri negativi il prefetto di Chieti, in quanto presidente del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, ha dichiarato il parere negativo allo svolgimento dell’evento;
il sindaco di Vasto in data 29 luglio 2019 ha provveduto a trasmettere una nuova progettualità per la riuscita dell’evento, richiedendo, da ultimo in data 2 agosto 2019, la convocazione della commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo;
con nota prot. n. 0061306 del 5 agosto, il prefetto di Chieti ha invitato la tale commissione a dare seguito, con sollecitudine, alla richiesta del sindaco di Vasto;
con nota prot. 0061471 del 6 agosto, il presidente della commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo e vice prefetto di Chieti ha convocato una riunione per mercoledì 7 agosto 2019 alle ore 10.00 per le verifiche di cui all’articolo 80 del testo unico;
considerato, altresì, che, per quanto risulta all’interrogante:
come si apprende dagli organi di stampa, in seguito alla nuova progettualità adottata dal Comune di Vasto, sono stati avviati specifici e puntuali lavori nell’area individuata per lo svolgimento dell’evento, e gli stessi si sarebbero fermati in seguito all’intervento dei Carabinieri forestali che hanno ordinato o richiesto di fermare i lavori ai mezzi meccanici incaricati dal Comune per i livellamenti della spiaggia e il taglio coerente della vegetazione;
in seguito al fermo dei lavori, come riporta il giornale locale on line “Chieti Today” (2 agosto), il sindaco Francesco Menna si è rivolto alla Procura della Repubblica, presso la quale ha depositato un’informativa dettagliata e ha ordinato contestualmente la ripresa immediata dei lavori, dichiarando di non conoscere le ragioni dell’anomalo intervento che ha preteso il fermo dei lavori;
il concerto avrebbe inserito Vasto, e di conseguenza l’intero Abruzzo, in un circuito di grande rilevanza attrattiva per l’economia del mare, determinando l’evidenza della costa abruzzese quale destinazione di eccellenza del turismo giovanile;
il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, convocato e riunito il 9 agosto 2019, ha dato parere negativo all’evento, poiché, secondo il prefetto di Chieti, Giacomo Barbato, “permangono le criticità sulla sicurezza e sulla viabilità”,
si chiede di sapere:
quali azioni di competenza i Ministri in indirizzo abbiano adottato o intendano adottare per favorire la necessaria convergenza e collaborazione tra i vari livelli di governo rispetto all’organizzazione di eventi quale quello denominato “Jova beach party” nella città di Vasto, chiarendo le relative competenze degli organi coinvolti, la correttezza istruttoria dell’intera vicenda e assicurando la tutela della pubblica sicurezza evitando, al contempo, il rischio di perdere opportunità di ospitare i concerti di artisti di fama internazionale con negative ripercussioni non solo sulla città ma per la “collocazione” turistica dell’intera regione Abruzzo;
se il Ministro dell’interno intenda attivarsi al fine di verificare quali siano le ragioni di valutazioni a giudizio dell’interrogante improprie, rilevabili anche attraverso la stampa o addirittura durante riunioni tipiche di organi collegiali preposti, nei confronti di figure elettive a legittimazione democratica, rese destinatarie di giudizi incontinenti, probabilmente giacenti a livello di opinioni e pregiudizi personali, che per nulla devono alimentare la condotta di una figura di rilievo statuale, o contrattualizzata dallo Stato, incaricata di presiedere o partecipare a organi collegiali, convocati per la sicurezza, attraverso la promozione della massima collaborazione interistituzionale;
se corrisponda al vero che durante le richiamate riunioni siano stati qualificati come illegittimi atti posti in essere nell’ambito della propria autonomia locale del Comune di Vasto, visto che nell’ordinamento italiano la pronunzia di illegittimità deriva solo e soltanto da atti tipici della giurisdizione, adottati a seguito di contraddittorio tra le parti.