In totale stato di abbandono dopo i Giochi del Mediterraneo, il Lago di Bomba teatro della protesta degli “Stati generali delle donne in Abruzzo” e degli amministratori locali: “Ripartire per far respirare economia e turismo”.
Impianti, strade, strutture ricettive sportive e turistiche in declino. Tante le opportunità che si erano aperte per il Lago di Bomba in occasione dei Giochi del Mediterraneo, finiti i quali lo scenario è diventato quello di un comprensorio in dismissione, oggetto persino di atti di vandalismo.
La protesta è andata in scena davanti ai cancelli del centro turistico “Isola verde”, chiuso dal 2015, del quale si chiede la riapertura. In prima fila gli Stati generali delle donne in Abruzzo, gli amministratori locali dei comuni del comprensorio, associazioni culturali, polisportive, rappresentanti delle Federazioni di cacciatori e pescatori. Tutti hanno parlato di progetti per fare rete e rilanciare l’economia del turismo, delle attività sportive e ricreative.
IL SERVIZIO DEL TG8