Una dipendente di una cooperativa di servizi dell’ospedale Renzetti di Lanciano è stata reintegrata dal giudice del lavoro, dopo esser stata licenziata a marzo del 2017 per una foto pubblicata su facebook, che la ritraeva a Roma con dei colleghi in un giorno di malattia; lo scatto era però di due anni prima.
La sentenza emessa da Cristina Di Stefano, giudice del lavoro del tribunale di Lanciano, ha condannato la cooperativa Sirio alla riassunzione della dipendente, alla quale dovranno essere versate dodici mensilità arretrate e i relativi contributi, e al pagamento delle spese processuali per un importo di 6.500 euro.
La vicenda risale all’11 febbraio del 2017, quando la dipendente si era messa in malattia e non si era recata al lavoro. Lo stesso giorno sul profilo facebook della donna, era stata postata una foto che la ritraeva a Roma con altri colleghi. E così il 24 febbraio alla dipendente era stata recapitata una lettera di contestazione disciplinare, in cui la si informava che l’azienda era a conoscenza del fatto che si fosse recata a Roma durante un giorno di malattia. Le spiegazioni della donna non erano però servite, tanto che il 16 marzo era stata licenziata per “inosservanza delle norme mediche per malattia”.
Solo in sede giudiziaria la lavoratrice è riuscita a dimostrare che la foto pubblicata sul suo profilo facebook si riferiva sì all’11 febbraio, ma di un altro anno. Lo scatto era stato postato da una collega e ritraeva la donna licenziata insieme ad altri colleghi di lavoro, che in sede dibattimentale hanno testimoniato di essere stati davvero a Roma, ma l’11 febbraio del 2015. Molti dei dipendenti della cooperativa Sirio, ritratti nella foto incriminata, erano per altro a lavoro l’11 febbraio del 2017.
Appurati i fatti nella loro veridicità, la donna è stata pertanto reintegrata.