Nella Casa Circondariale di L’Aquila 90 poliziotti penitenziari si astengono dalla mensa di servizio. La FP CGIL: “scarse condizioni igieniche dei locali e qualità inaccettabile del cibo, solidarietà agli agenti”.
È da qualche giorno che, circa novanta poliziotti penitenziari, di stanza presso l’Istituto penitenziario aquilano, si astengono volontariamente dalla fruizione dei pasti spettanti durante l’orario di servizio. A darne notizia è Giuseppe Merola della FP CGIL Polizia Penitenziaria che evidenzia la grave situazione, già denunciata nella scorsa visita sui luoghi di lavoro del 18 novembre scorso, sia igienico-sanitarie in cui versa il locale mensa che rispetto alle doglianze pervenute dal personale beneficiario, compreso quello del Gruppo Operativo Mobile.
È inaccettabile -chiosa Merola- quanto sta accadendo e per questo lanciamo un grido d’allarme alle Autorità istituzionali e sanitarie, nonostante l’apprezzabile e minuziosa attenzione dimostrata dal Comandante di Reparto, come dell’ulteriore missiva inviata in data odierna. Siamo fiduciosi in prossime attività riparative, in caso contrario indiremo lo stato di agitazione con manifestazioni di protesta, a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori.