Sei sindaci si appellano all’ANAS e alla Regione per accelerare l’iter della strada L’Aquila Amatrice, in pieno cratere sismico: “Può salvare vite umane”.
Non c’è stata ancora risposta concreta all’appello lanciato da sei amministrazioni comunali del cratere all’ANAS (e per conoscenza alla Regione) affinché si sblocchi l’iter per i lavori della Statale L’Aquila Amatrice, lanciato attraverso una missiva spedita negli ultimi giorni del 2017. E’ quanto rileva, in un suo approfondimento sull’edizione in edicola oggi il quotidiano Il Centro, che pubblica integralmente la lettera, sottoscritta dai sindaci Massimiliano Giorgi (Montereale), Maurizio Pelosi (Capitignano), Luigi Cannavicci (Campotosto), Gianni Anastasio (Pizzoli), Iside Di Martino (Cagnano Amiterno) e Leonardo Gattuso (Barete).
I lavori alla SS260 L’Aquila Amatrice, già finanziati con un bando da 61 milioni di euro, hanno l’obiettivo di rendere più sicuro il tracciato, in particolare proprio dal punto di vista antisismico. Si tratta infatti dell’infrastruttura stradale principale dell’area più volte colpita dalle scosse degli scorsi anni, indispensabile sia per la popolazione che per la Protezione Civile, con particolare riferimento al cosiddetto “quarto lotto” tra gli svincoli di Marana e Cavallari.
Questo il testo della lettera al presidente e al direttore generale dell’ANAS:
“Le scriventi amministrazioni comunali hanno appreso che è recentemente cessato il contenzioso amministrativo in merito all’aggiudicazione della gara, con la conferma, da parte del Consiglio di Stato, dell’affidamento dell’appalto all’impresa individuata da codesta società (la Toto spa, ndr). Sono trascorsi oltre 2 anni dall’aggiudicazione dell’appalto, senza che i lavori siano stati iniziati, pur se nel frattempo si è provveduto ad attivare le procedure e le formalità di avvio del cantiere non appena cessato il contenzioso. E’ inutile dilungarsi sulla assoluta necessità, per questo territorio, che i lavori vengano avviati ed ultimati nel più breve tempo possibile, tanto ancor più nella situazione che si è venuta a creare a seguito dei noti eventi sismici. Oltre al vantaggio derivante dal ripristino e miglioramento dei collegamenti, a seguito del completamento dell’infrastruttura, l’apertura dei cantieri di lavoro costituirà un volano per l’economia locale di tutto il comprensorio che permetterà la ripresa dell’occupazione, di cui il territorio ha assoluto bisogno per riprendersi dalla depressione usata dai ripetuti terremoti. I sottoscritti sindaci auspicano che codesta società voglia completare rapidamente tutte le formalità necessarie per poter avviare i lavori nel più breve tempo possibile, e nel contempo le chiediamo di adottare ogni consentita procedura per ottenere che i lavori siano completati nel minor tempo possibile, in anticipo rispetto ai 3 anni previsti, in modo da recuperare almeno in parte il ritardo verificatosi”