Sull’evacuazione degli alloggi del progetto Case di Coppito la Procura della Repubblica de L’Aquila ha aperto un’inchiesta per fare chiarezza sulle cause dell’indebolimento di alcune strutture degli edifici antisismici, realizzati dopo il sisma del 2009 per ospitare migliaia di sfollati.
Sono circa settanta le persone invitate ieri ad abbandonare gli alloggi, per un totale di ventitré famiglie.
A Roberta D’Avolio, pm di turno, è stata per ora affidata l’inchiesta. In passato la D’Avolio si è occupata anche del procedimento giudiziario relativo al crollo di un balcone in legno in una palazzina del progetto Case di Preturo (L’Aquila), che ha portato al sequestro di altri 800 balconi in circa 500 alloggi prefabbricati di altre cinque cosiddette newtown. L’inchiesta è poi passata per competenza a Piacenza, dove ha sede una delle aziende costruttrici. Il crollo avvenne, secondo le perizie, per l’utilizzo di materiale scadente.
Intanto in una nota il vice presidente del consiglio comunale ed esponente di Forza Italia, Roberto Tinari, ha annunciato un esposto al procuratore della Repubblica competente “per far luce sulle cause che hanno portato all’evacuazione degli alloggi antisismici del progetto Case di Coppito 2”.