Ottanta posti a rischio nei call center de L’Aquila per un calo delle commesse. Giovanni Lolli, vice presidente della Regione, chiede un tavolo tecnico con Vodafone per scongiurare nuova disoccupazione.
Potrebbero essere 80 i posti di lavoro a rischio, a fronte dei 400 totali, nella E-care, società che dal 2009 opera a L’Aquila nel settore dei call center. L’allarme è stato lanciato nei giorni scorsi, dopo l’annuncio dato dalla Olisistem, che a maggio acquisirà il 100% delle quote azionarie della società, dell’intenzione della Vodafone, una delle principali società committenti, di terminare il contratto con E-Care per un calo delle commesse.
Un duro colpo al settore dei call center che apre spiragli nefasti sulla possibilità di una nuova vertenza occupazionale in regione, tanto che, all’indomani dell’infausta comunicazione data dai vertici aziendali, il vice presidente della regione, Giovanni Lolli, ha convocato un incontro con il management dell’E-Care, per avere un quadro più chiaro della situazione. Alla riunione erano presenti anche il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, il sindaco de L’Aquila Massimo Cialente e i rappresentanti sindacali e della RSU aziendale.
“Chiediamo a Vodafone, committente principale, di avere un’attenzione particolare per questo territorio, affinché si costituiscano le condizioni perché qui si realizzi un centro di eccellenza in termini di professionalità e di prospettiva verso i nuovi mercati”, ha dichiarato Giovanni Lolli, vice presidente della Regione, durante l’incontro, al termine del quale è stato chiesto un tavolo tecnico con Vodafone, E-Care, Regione e sindacati per seguire da vicino l’evoluzione della vicenda e scongiurare possibili tagli occupazionali.
L’auspicio del vice presidente Lolli è che Vodafone torni sui propri passi, garantendo anzi la disponibilità a investire sul sito aquilano, affinché diventi un polo di eccellenza nel settore dei data center e delle telecomunicazioni.