A L’Aquila Pierluigi Biondi (53,52%) alla guida della coalizione di centrodestra sovverte anche l’esito del primo turno e manda a casa il Pd e i suoi alleati. Di Benedetto (46,48%): “Io ho fatto il massimo”.
Assume un rilievo anche nazionale la vittoria a L’Aquila di Pierluigi Biondi, che in poche settimane di campagna elettorale è riuscito non solo a compattare il centrodestra, ma anche ad estendere il consenso e persino a “sfondare le linee nemiche”. E’ infatti clamoroso l’esito anche numerico del ballottaggio nel capoluogo: Pierluigi Biondi, pur con la flessione dell’affluenza alle urne ha ottenuto 2500 voti in più rispetto al primo turno. Al contrario Americo Di Benedetto ne ha persi 4000 rispetto all’11 giugno, quando sfiorò il successo al primo turno e le sue liste superarono il 50%. Di Benedetto ha perso il ballottaggio in tutti i seggi della città e delle frazioni.
Quindici giorni nel corso dei quali la città ha cambiato decisamente orientamento. Un’aria che il neo-sindaco aveva fiutato subito, coalizzando attorno a se tutto l’elettorato di opposizione al centrosinistra. “Abbiamo vinto” -ha detto Biondi- “anche perché abbiamo messo in campo sensibilità diverse rispetto a quelle del pur unito centrodestra”.
IL PRIMO GIORNO DA SINDACO DI BIONDI (CLICCA QUI)
LA SCONFITTA DEL PD E DEGLI ALLEATI -Non cerca alibi Americo Di Benedetto: “Ho dato l’anima in questa campagna elettorale. E’ una sconfitta che deriva dalla volontà della città”. Ma la prima analisi della sconfitta non è concorde tra i tre big del Pd aquilano. Ai microfoni di Rete8 Stefania Pezzopane ha allontanato le critiche da Di Benedetto (“E’ stato un valore aggiunto, la sua lista personale è andata forte”), Massimo Cialente ha puntato il dito contro l’assenza dei big nazionali dalla campagna elettorale nel capoluogo dove negli ultimi giorni ha imperversato Berlusconi, mentre diversa, più impietosa e secca è stata l’autocritica di Giovanni Lolli:”Nessun alibi: è stata la sconfitta del gruppo dirigente del centrosinistra aquilano, compreso il sottoscritto”.
VIDEO: IL CENTROSINISTRA SI LECCA LE FERITE
GLI ELETTI:
MAGGIORANZA
7 seggi FORZA ITALIA: Guido Quintino Liris, Roberto Tinari, Vito Colonna, Sabrina Di Cosimo, Maria Luisa Ianni, Elisabetta De Blasis, Roberto Junior Silveri
4 seggi FRATELLI D’ITALIA: Alessandro Piccinini, Carla Mannetti, Ersilia Lancia, Giorgio De Matteis
4 seggi NOI CON SALVINI: Emanuele Imprudente, Daniele Ferella, Luigi Di Luzio, Luigi D’Eramo
2 seggi BENVENUTO PRESENTE: Daniele D’Angelo, Leonardo Scimia
2 seggi L’AQUILA FUTURA: Roberto Santangelo, Luca Rocci
1 seggio UDC: Raffaele Daniele
MINORANZA
Americo Di Benedetto candidato sindaco. Nella sua coalizione:
4 seggi PD: Stefano Albano, Maurizio Capri, Emanuela Iorio, Antonio Nardantonio
2 seggi IL PASSO POSSIBILE: Paolo Romano, Elia Serpetti
1 seggio ARTICOLO 1 MDP: Giustino Masciocco
1 seggio CAMBIARE INSIEME: Lelio De Santis
1 seggio DEMOCRATICI E SOCIALISTI: Elisabetta Vicini
1 seggio candidato sindaco non eletto Fabrizio Righetti
1 seggio candidato sindaco non eletto Carla Cimoroni
QUI TUTTI I RISULTATI DEI BALLOTTAGGI E DELLE AMMINISTRATIVE
Il decennio di Cialente si è concluso spero vada in pensione anche come medico(non so se ricorda come si fa questo mestiere!); non è che abbia fatto granchè per la ricostruzione de L’Aquila, ha solo sempre criticato l’allora governo Berlusconi, ma caduto questo e finita la sua aspra diatriba tutto è tornato a posto! Il pd non ha fatto nulla e lui si è accontentato! Adesso non so cosa farà il nuovo sindaco di destra! Non è che vincere sia l’unico obiettivo, spero e credo??!! I due poli politici non si differenziano poi tanto: quando c’è da “pappare” sono tutti pronti, il brutto per loro è quando si deve agire onestamente! Non so a quale partito si debba avvicinare oggi il pd se al partito socialista o alla democrazia cristiana, non certo al partito comunista(è un pò tutti questi e nello stesso tempo niente di di tutti questi: certo non sono d’accordo su quanto ha detto Attanasii: il pd non è certo un partito dalla nobile schiatta(forse si riferisce ai genitori di Renzi o Boschi, che poi non sono nobili!) o forse l’ha enunciato ironicamente! Gira la ruota l’ha pronunciato tantissime volte il grande Mike Bongiorno e non un comico! Forse Attanassi si è confuso con il “grande politico” D’Alfonso e la sua ruota “della fortuna” che sta ferma da parecchio in riva al mare!
Un partito, il PD, di umili e anche nobilissime origini trasformato in un “gira la ruota” da un “comico” proveniente da Canale5.
I suoi “nuovi” rappresentanti regionali abruzzesi – frequentatori dei salotti televisivi di gossip e di rotocalchi scandalistici – si sono espressi contro gli avversari politici con livore mascherato da satira, in una sicumera assai fastidiosa.
L’arroganza non premia in politica.