Decrescita delle imprese della provincia de L’Aquila: in un triennio perse 636 unità con flessioni maggiori tra costruzioni e agricoltura.
La provincia de L’Aquila perde 636 imprese e decresce del 2,46%, valore triplo rispetto alla flessione italiana che è stata dello 0,77%, nel triennio dal gennaio 2014 al dicembre 2016, scendendo da 25.837 a 25.201. Lo rivela in un report il ricercatore Aldo Ronci in base ai dati di Movimprese e della Camera di Commercio de L’Aquila.
La flessione è fortemente influenzata dall’agricoltura (-317), dalle costruzioni (-351), dal commercio (-187) e dall’industria (-149). Gli incrementi invece sono stati annotati nelle attività ricettive (+68), nei sevizi alle imprese (+103) e negli altri sevizi (+197). In valori percentuali i decrementi più elevati si sono verificati in agricoltura -7,84% contro il -3,71% italiano, nell’industria -6,47% contro il -3,36% e nel commercio il -2,85% contro il -0,75%. Le attività economiche che nella provincia de L’Aquila hanno una percentuale di imprese superiore a quella media nazionale sono le costruzioni (19% contro il 15%) e le attività ricettive (10%, a fronte del 7% italiano).