Grave episodio ai danni di Simona Giannangeli, legale di numerose donne e responsabile del centro antiviolenza a L’Aquila: “Non serve intimidirmi, vado avanti”.
E’ stata la stessa Giannangeli a rendere noto che ieri, lunedì 28 gennaio 2019, alle ore 11,20, nel riprendere l’autovettura parcheggiata all’esterno del palazzo di Giustizia, si è accorta che le quattro gomme erano a terra. Sei anni fa – invece – il ritrovamento di un biglietto di minacce e insulti sul parabrezza dell’auto.
Ho richiesto l’intervento di una pattuglia della Polizia”, racconta Giannangeli – “e gli agenti intervenuti hanno constatato che, in realtà, le gomme erano state tagliate con una specie di punteruolo. Già il 9 gennaio, sempre all’esterno del palazzo di Giustizia, avevo rinvenuto una gomma a terra e, ad una verifica, si è stabilito che era stata spezzata la valvola. Sono la presidenta dell’Associazione Donatella Tellini-Centro Antiviolenza per le donne dell’Aquila, nonché l’avvocata dello stesso Centro e so che questi atti sono l’espressione di quella sottocultura violenta, maschilista e retrograda contro la quale lotto da oltre venticinque anni. So che queste azioni squallide e meschine – aggiunge l’avvocata – sono state compiute da chi non conosce altro strumento che quello dell’intimidazione. Questi atti vergognosi non mi faranno desistere dal continuare a svolgere il mio lavoro con coerenza e determinazione, contro ogni forma di sopraffazione e violenza. Questi atti vergognosi rafforzano ulteriormente il mio convincimento della necessità di lottare, fuori e dentro le aule di giustizia, contro ogni forma di violenza maschile contro le donne. Questi gesti non mi intimidiscono né mi faranno arretrare di un passo. A chi mi chiederà come faccio a essere certa che il responsabile sia stato un uomo, dirò che lo so e basta.
LA SOLIDARIETA’ DI MAURIZIO ACERBO, SEGRETARIO NAZIONALE PRC.
Esprimo a nome di tutta Rifondazione Comunista la massima solidarietà all’avvocata Simona Giannangeli, presidenta dell’associazione Donatella Tellini – Centro Antiviolenza dell’Aquila. Conosco Simona da tanti anni e so con quale rigore porta avanti il suo impegno sul piano sociale, civile e professionale. Chi ha tagliato le gomme a Simona evidentemente è infastidito dalla determinazione nel difendere i diritti delle donne e più in generale di chi subisce violenze e ingiustizie. Simona è una compagna femminista che non si lascia certo intimidire da qualche vigliacco. Penso che l’intera comunità aquilana e abruzzese debba esserle vicina. Auspico che magistratura e forze dell’ordine individuino i soggetti che la minacciano.