L’ex vicesindaco Roberto Riga e il vicepresidente de L’Aquila Calcio Massimo Mancini restano tra gli indagati a L’Aquila per l’ opera salesiana. Il Pm ha invece scagionato Paolo Aielli e l’ing. Vittorio Fabrizi.
Si accelera la fase pre-processuale su uno dei numerosi scandali legati alla ricostruzione post-sisma a L’Aquila. Per lo scandalo dell’opera salesiana il sostituto procuratore David Mancini (nella foto) ha confermato la richiesta di rinvio a giudizio per l’ex vicesindaco Roberto Riga e l’imprenditore Massimo Mancini (che finirono inizialmente ai domiciliari), e per gli altri indagati. Va verso l’archiviazione invece la posizione dell’indagato più noto a livello nazionale, Paolo Aielli, all’epoca direttore dell’Ufficio speciale per la ricostruzione de L’Aquila ed oggi al vertice della Zecca dello Stato, così come quella del professionista aquilano Vittorio Fabrizi. Ora toccherà al Gip esprimersi sulle richieste del Pm fissando eventualmente la data dell’udienza preliminare.
Lo scandalo dell’Opera salesiana, su cui hanno indagato gli investigatori della Tributaria della Guardia di Finanza, si ipotizzano tangenti per la ristrutturazione dell’immobile dopo il sisma. Secondo l’accusa, tra l’altro, Riga sarebbe intervenuto per “spingere” nell’affidamento la ditta di Mancini con il quale avrebbe stipulato un contratto immobiliare a condizioni particolarmente favorevoli per il politico, fuori dai canoni di mercato.