Boom di adesioni alle campagne della Asl de L’Aquila per la prevenzione dei tumori della pelle.
L’età media dei cittadini che hanno aderito alle visite gratuite del 13 e 14 maggio scorsi è stata di 39 anni, ma a rispondere positivamente alla campagna di prevenzione sono stati anche giovani ventenni, decisi a ‘giocare d’anticipo’ sulle malattie: i due terzi dei soggetti analizzati aveva infatti sulla cute tra i 10 e 30 nei e, pur non essendo ad alto rischio (dai 50 nei in su), ha colto l’occasione per farsi controllare. Su 59 controlli effettuati la maggioranza è rappresentata dalle donne, molto più attente degli uomini nel seguire le regole per difendersi dalle patologie. Cinque le lesioni sospette che saranno asportate nei prossimi giorni.
I controlli gratuiti sono stati effettuati dal personale del reparto di dermatologia generale e oncologica dell’ospedale San Salvatore de L’Aquila, diretto dalla professoressa Maria Concetta Fargnoli, e rientrano nell’ambito della campagna nazionale di prevenzione del melanoma.
Dallo screening è emerso che 30 soggetti su 59 visitati proteggono sempre la propria cute dai raggi, usando schermi solari.
“E’ una percentuale piuttosto alta ed è la prova concreta che le tante campagne di prevenzione, che a L’Aquila mettiamo in pratica da oltre un decennio, hanno fatto breccia nelle coscienze di molti e sono state recepite”, ha commentato la professoressa Fargnoli. “Nel campione analizzato, composto da utenti con età media di 39 anni e con estremi tra 22 e 69, c’erano soprattutto donne, forse più attente alle regole da seguire per difendersi dall’esposizione al sole. Tra le 5 lesioni ‘scovate’ e da rimuovere con intervento chirurgico, che peraltro statisticamente sono negli standard ordinari, non vi sono casi certi di melanoma, la forma più aggressiva del cancro alla pelle. Infatti si tratta di un basalioma, tumore tra i meno gravi e, negli altri 4 casi, di nei atipici, la cui natura andrà accertata con l’asportazione chirurgica e l’esame istologico, già programmati per i prossimi giorni”.