Nel più grande cantiere d’Europa, quello della ricostruzione post-sisma, la sicurezza è la parola d’ordine. Nei centinaia di cantieri aperti all’Aquila e in tutto il cratere sismico del 2009 gli infortuni sono inferiori alla media nazionale.
In quasi 10 anni di ricostruzione non ci sono state morti bianche nei luoghi in cui le maestranze sono impegnate a ricostruire, un aspetto che rende L’Aquila un caso studio, un esempio da seguire anche a livello nazionale, come spiega il presidente dell’Ente scuola e Cpt dell’Aquila, Giovanni Cirillo .
In particolare nella provincia dell’Aquila gli infortuni in edilizia sono scesi dai 540 del 2010 ai 378 del 2016, mentre gli infortuni mortali da 5 a 2. Un trend reso possibile anche grazie alla formazione di decine di giovani professionisti, circa 62, nell’ambito di corsi organizzati dall’Inail regionale insieme all’Ente paritetico per la formazione e la sicurezza in edilizia (Ese-Cpt) delle quattro province, giovani tecnici che sono diventati coordinatori della sicurezza e hanno contribuito a. Gli infortuni mortali diminuiscono anche in Abruzzo, come spiega il direttore dell’Inail regionale, Nicola Negri.