L’Aquila, sotto il palazzo c’era una chiesa. La scoperta raccontata ieri nel corso di una manifestazione che ha aperto al pubblico le porte del palazzo di via Tempera, appena ristrutturato.
Un palazzo gentilizio edificato su una delle chiese di fondazione dell’Aquila: la storia di questo manufatto è stata raccontata ieri nel corso dell’evento “L’Aquila è ora di ritornare”. La chiesa soggiacente l’immobile situato tra via San Bernardino e Via Tempera sarebbe quella dedicata ai Santi Crisante e Daria, emanazione del monastero eretto intorno all’anno 1000 tra Assergi e Filetto. L’edificio di culto, che ha preceduto la costruzione della basilica di San Bernardino, doveva trovarsi in corrispondenza dei locali commerciali al pian terreno, mentre il campanile si sviluppava lungo l’attuale tromba delle scale. Dentro al palazzo gentilizio le tracce dell’antica chiesa sono ancora evidenti, ad esempio nelle travi di legno di castagno della volta a botte. La sua esistenza è confermata anche dalle antiche mappe del ‘400, rielaborate poi nel ‘600. La scoperta della chiesa, che presto verrà illustrata in un libro, è emersa nel corso delle indagini strutturali curate da Pasquale Di Gioacchino, con il coinvolgimento della Sovrintendenza e del Vescovo dell’Aquila.
Ieri, da mezzogiorno e fino a sera, centinaia di Aquilani hanno partecipato alla manifestazione che prevedeva anche momenti musicali dal vivo, concerti jazz, mostre di arredo e design e le esposizioni degli artisti Piotr Hanzelewicz, Roberto Grillo e Giancarlo Ciccozzi. E’ proprio l’opera di Ciccozzi esposta a L’Aquila, che ha per titolo “Trasposizioni”, ad essere stata selezionata da Vittorio Sgarbi per partecipare, a luglio 2016, agli Oscar Projects di Hollywood, Washington e New York nel luglio del prossimo anno.