Lettera aperta a Matteo Salvini di Benigno D’Orazio. “Ecco perché mi sono allontanato dalla Lega e sostengo Legnini”. Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
Caro Matteo,
Speravo proprio di non dover mai scrivere questa lettera, ma a fronte di continue provocazioni dei tuoi dirigenti abruzzesi, mi vedo costretto a spiegare i motivi della mia distanza dalla Lega in Abruzzo.
Chi sono lo sai, è inutile ripeterlo qui. Sono stato avvicinato dai vertici abruzzesi prima delle politiche 2018 ed ho convintamente aderito al progetto Lega. Sono stato presentato al Sen Volpi, ho dato una mano a Paolo Arrigoni nelle Marche ed all’amico Claudio Barbaro in Campania. Sono stato pubblicamente presentato al convegno di Montesilvano, poi a Colonnella alla tua presenza ed ho avuto un colloquio privato con l’ottimo Giorgetti. Mi sono dato da fare e credo i risultati si siano visti. Non ho chiesto candidature, pure offertemi, ma volevo valorizzare il lavoro ed i progetti della mia associazione ambientalista.
Dopo le politiche, il coordinatore regionale, nel corso di un colloquio telefonico, mi chiese se intendevo candidarmi alle regionali. Mi sono consultato con un po’ di amici, tra i quali Emiliano Di Matteo – odierno candidato che avrà un ottimo risultato elettorale-: tutti mi hanno incoraggiato ed ho offerto la mia disponibilità. A quel punto il regionale mi ha detto di parlarne con il provinciale con il quale ho poi avuto più di un incontro. Mi fece capire che stava valutando la situazione, ovviamente insieme alla sua compagna. Dopo un periodo di sostanziale apertura, a partire dal mese di Maggio noto una freddezza inspiegabile.
Ho poi letto su un sito teramano (Due Punti) che un altro possibile candidato – sindaco di Campli- nel mese di aprile 2018 aveva conferito un incarico legale di oltre 15.000 euro alla suddetta compagna. Subito dopo il sindaco fu candidato come capolista della lega alle regionali e veniva data per certa la candidatura di una donna da sempre vicina al provinciale. La compagna di cui sopra candidamente scriveva che delle candidature alla Regione si occupava lei… Capii che per me non c’era spazio, ma mi sono comunque reso disponibile –invano- a collaborare con la Lega per le tematiche ambientali e dello sviluppo sostenibile..
Poi è successo il fattaccio. Mi sono permesso di venire un giorno prima a Pontida ed ho osato fare un foto con te!!! Apriti cielo! Riecheggiano ancora gli strali della compagna nelle mie orecchie; il compagno mi ha EPURATO dalla chat dei dirigenti regionali. Il regionale ha dato ordine a tutti gli iscritti di uscire dalla chat della mia associazione!!! Mi sono tornate in mente le pagine che Orwell dedicava alle purghe di Staliniana memoria: un fatto di gravità inaudita per un partito che vuole governare il paese. Ovviamente il tutto è documentabile con chat, post, messaggi ecc.
Per la stima che ho di te, per amore della Lega –probabilmente sbagliando- non ho mai detto nulla ed in punta di piedi sono andato via (ovviamente alcuni dirigenti regionali e nazionali sanno bene come sono andate le cose). Oggi sono costretto a farlo a causa delle derisioni pubbliche della compagna e delle castronerie che scrive un tuo dirigente locale che, dopo aver coordinato i circoli di Renzi da presidente locale Pd, dopo le politiche, sale sul carro del vincitore per conservare il posto nel cda di un ente pubblico dove siede comodamente, sempre con i compagni del Pd. Nel corso di una manifestazione a Viterbo (comizio più cena, c’ero anch’io) hai detto che non avresti tollerato i comportamenti di coordinatori e/o parlamentari che si fossero atteggiati con presunzione ed arroganza nei confronti degli elettori della Lega: una volta accertati i fatti spero tu possa prendere gli adeguati provvedimenti, dimostrando ancora una volta la tua distanza siderale dai politici che predicano bene e razzolano male.Un caro saluto
Pineto, lì 24 gennaio 2019
Benigno D’Orazio