L’acquisizione di SMIC del 70% delle quote della LFoundry di Avezzano va corredata da informazioni sul piano industriale. La Fiom vuole certezze per il futuro dei lavoratori
Secondo il sindacato dei metalmeccanici Cgil della Provincia de L’Aquila, l’operazione “rappresenta un punto di svolta per la società italo-tedesca, al momento però non vi sono informazioni riguardo il piano industriale ed il relativo piano di investimenti, informazioni fondamentali per capire le intenzioni sul futuro del sito marsicano. L’incontro al MISE del prossimo 1 luglio, per la Fiom, deve quindi affrontare non solo la questione dell’acquisizione ma anche il risultato dell’accordo sottoscritto nel 2013.
La prima impressione, dalle poche notizie che emergono è che la SMIC, sia per vocazione sia per capacità tecnologica, voglia mantenere la caratterizzazione di “Foundry” della fabbrica di Avezzano, con la conseguenza di qualificarsi sempre più come sito produttivo e meno come sito con possibilità di sviluppare prodotti propri. Il precedente passaggio di mano da Micron ad LFoundry insegna, secondo la Fiom “che massima attenzione va posta su questa vicenda soprattutto per il futuro dei lavoratori. Non dimentichiamo infatti che, per quanto ad oggi la situazione dello stabilimento sia discreta, il piano industriale prospettato nel 2013 è stato solo parzialmente rispettato”.