Ha perso il lavoro il vigile assenteista di Pescara: licenziato perché sorpreso a pescare e a svolgere altre attività in orario di servizio
Si è chiuso con il provvedimento di “Licenziamento senza preavviso” il procedimento disciplinare avviato dal Comune di Pescara per il vigile urbano accusato di timbrare il cartellino ma poi, invece di indossare la divisa e occuparsi di controllo ambientale, andare a spasso sul lungomare, a pesca con gli amici o a giocare ai videopoker. I finanzieri del Nucleo di Polizia tributaria di Pescara, il 20 luglio scorso, gli avevano notificato un’ordinanza di misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Chieti Luca De Ninis per truffa pluriaggravata, commessa in danno di ente pubblico e con abuso dei poteri, e violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione. Durante i pedinamenti, i finanzieri hanno rilevato che il maresciallo non timbrava nella sede del Comando di Polizia municipale, come previsto, ma in altre strutture comunali. L’uomo andava a timbrare il badge personale nel palazzetto dello sport di via Elettra o presso lo stabile dell’ex Aurum.