Avrà un’appendice anche di natura giudiziaria la battaglia degli studenti e delle famiglie del Liceo Cotugno de L’Aquila. Oggi il deposito al Tar del ricorso contro il rientro in sede.
Non si fidano a mandare di nuovo a scuola i loro figli nelle aule del Liceo Cotugno di via Leonardo Da Vinci, sulla cui sicurezza della struttura nutrono numerosi dubbi. E così i genitori degli studenti del Liceo diventato il simbolo della contestazione sullo stato di superficialità con cui sinora – e nonostante la drammatica esperienza del terremoto – enti e istituzioni locali hanno gestito (o non gestito) l’immane partita della sicurezza sismica e della stabilità in generale degli immobili scolastici – hanno deciso di fare ricorso al Tar. Sarà depositato proprio nelle prossime ora, a farsene carico l’avvocato Rosario Panebianco che è anche genitore di uno studente del Liceo e che sta predisponendo gli ultimi passaggi burocratici prima di portare il documento ai giudici amministrativi. Un documento firmato da 50 genitori, contro il rientro in sede dei 1.200 studenti trasferiti all’Itis di Acquasanta per un mese con lezioni pomeridiane per permettere ai tecnici di eseguire le prove di carico e tutte le indagini sulla staticità e la vulnerabilità sismica, in alcune parti ancora in corso.
Al centro dell’iniziativa in sede di giustizia amministrativa la contestazione alle verifiche effettuate sui carichi statici del plesso, che secondo l’avvocato Panebianco “non si può dire siano stati superati. I due corpi G e F – attualmente chiusi – vedono il rispetto dei parametri soltanto a carichi dimezzati” – ha spiegato il legale. Di qui i forti dubbi degli studenti e delle famiglie sull’agibilità dell’edificio, “che si trova – dicono i genitori – esattamente nella stessa condizione di quando il 9 febbraio è stata chiusa”. Una battaglia, quella sulla sicurezza, che proseguirà con un’assemblea organizzata dal comitato “Scuole Sicure” per domani alle 18 nella facoltà di Scienze umane . “Non intendo commentare questa azione – è la risposta secca del presidente della Provincia Antonio De Crescentiis, diretto destinatario del ricorso, in quanto è della Provincia la decisione di riaprire, lunedì scorso, in parte l’edificio. “Il mio compito è lavorare – ha aggiunto De Crescentiis – trovare soluzioni, non c’è tempo per chiacchiere, polemiche e per rispondere ai ricorsi. Chi vuole percorrere le vie legali, lo faccia pure.
Noi abbiamo individuato una soluzione – ha aggiunto De Crescentiis – per riaprire al mattino con una ragionevole sicurezza. Adesso dobbiamo accelerare tutte le procedure per avviare gli interventi sul corpo F dell’edificio scolastico entro l’estate”.
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