Una scelta dolorosa ma inevitabile per i 63 dipendenti dell’azienda consortile Maiella e Morrone: venerdì lo sciopero per gli stipendi non erogati. Senza servizi per 24 ore le persone assistite.
Sono ancora 6 gli stipendi arretrati dopo un anno dall’inizio di una vertenza nella quale hanno ottenuto non molto più che promesse. E’ questa la motivazione che i 63 dipendenti dell’azienda consortile Maiella e Morrone hanno posto alla base della scelta per loro più difficile: lo sciopero. Se non fosse l’unica arma rimasta a loro disposizione avrebbero proseguito come da un anno a questa parte: lavorare senza essere pagati, pur di non sospendere servizi essenziali alla persona. Ma evidentemente l’escalation della protesta, comunicata in Prefettura e limitata alla sola giornata di venerdì prossimo, è stata per dipendenti e sindacati l’unica via di “resistenza” più che di azione, rispetto agli impegni ancora non adempiuti. Di qui la sospensione per la giornata di venerdì delle attività di assistenza ad anziani, disabili e minori disagiati, ed il sit-in sotto la sede pescarese della Regione in Viale Bovio a partire dalle 10.