Manoppello: dopo dieci anni di peripezie giudiziarie, Hermo D’Astolfo e Fabio Di Bartolomeo, consiglieri comunali, sono stati assolti dalle accuse di favoreggiamento, violenze private, intimidazione ed estorsione nei confronti della fazione politica avversa.
I fatti risalgono al 2006, quando furono sparati dei colpi di pistola sul portone d’ingresso dell’abitazione del sindaco uscente Giorgio De Luca, anche lui, come D’Astolfo e Di Bartolomeo, candidato alle elezioni. L’episodio scatenò una valanga di accuse nei confronti dei due consiglieri comunali e di altre ventidue persone.
D’Astolfo era candidato sindaco per il centro destra, in corsa al voto con De Luca e Gennaro Matarazzo che poi vinse le elezioni.
Le denunce costrinsero Di Bartolomeo e D’Astolfo a dimettersi dall’assise civica. D’Astolfo perse anche il lavoro e fu costretto a emigrare in Inghilterra. Entrambi furono rinviati a giudizio nel 2011, ma la sentenza del Tribunale di Pescara li ha infine assolti da ogni accusa.
Resta tuttavia l’amaro in bocca per i patimenti e l’infamia. “Adesso chi paga?”, si domanda su facebook Di Bartolomeo, mentre a D’Astolfo resta la ferita più profonda della morte del padre che non ha potuto gioire con lui per la fine dell’incubo.